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“Non abbiamo ancora dati precisi, ma in Campania l’emergenza povertà è in crescita, e riguarda persone che in condizioni normali non avrebbero avuto bisogno di alcun sostegno”. È quanto dichiara Carlo Marino, presidente di Anci Campania, l’associazione nazionale dei Comuni Italiani, nonché sindaco di Caserta, a proposito della decisione del Governo di stanziare 400 milioni di euro per i buoni spesa da destinare ai cittadini indigenti, oltre a 4,3 miliardi di anticipazioni ai Comuni.

“Come Anci – spiega Marino – abbiamo apprezzato la decisione del premier Conte e del ministro Gualtieri di trovare una soluzione per quelle persone che a causa del blocco delle attività economiche si trovano in serie difficoltà, e hanno problemi a garantire quei beni primari ai familiari. Non mi riferisco a chi ha un lavoro non regolare, sappiamo che molte di queste persone percepiscono il reddito di cittadinanza, per cui sono coperti; ma ci sono categorie di lavoratori che stanno precipitando nell’indigenza, penso a piccoli imprenditori come i barbieri, che senza introiti giornalieri hanno scarsa liquidità. Spesso mi chiamano persone che con vergogna mi dicono che hanno bisogno. La vera sfida, oltre al contenimento del contagio, è aiutare queste categorie. A livello regionale stiamo facendo un monitoraggio nei 550 comuni campani per comprendere il reale fabbisogno. Aspettiamo l’ordinanza della Protezione civile per capire i criteri di concessione dei buoni spesa. È ovvio che il buono sarà concesso senza lungaggini burocratiche; provvederemo con il terzo settore, le politiche sociali d il welfare”.

La decisione del Governo è importante anche perché, sottolinea Marino, “rimette al centro il ruolo dei sindaci, riconsegnando e valorizzando la loro funzione di primo interlocutore e interfaccia dei cittadini, di primi terminali delle richieste provenienti dal territorio. È stato un bel segnale vedere il presidente dell’Anci nazionale Antonio Decaro (sindaco di Bari) a fianco a Conte nella conferenza stampa di ieri”.