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Caserta – In attesa che il Governo o la Regione decidano per il lockdown, i sindaci del casertano continuano a disporre divieti sempre più stringenti. L’ultimo in ordine di tempo è Carlo Marino, sindaco del capoluogo Caserta, che ha emesso l’ordinanza numero 68, con decorrenza dal 14 novembre e fino al 6 dicembre, che vieta per l’interno arco della giornata “il consumo di bevande alcoliche nelle aree pubbliche, aperte al pubblico e soggette ad uso pubblico, ad eccezione del consumo effettuato nelle aree di pertinenza degli esercizi autorizzati per la somministrazione”. Misure decise contro l’assembramento da movida, che sembrano però anticipare quelle ancora più severe che potrebbero essere introdotte nel prossimo weekend. Marino, che è anche presidente di Anci Campania (l’associazione dei Comuni d’Italia) è fortemente preoccupato per l’andamento dei contagi, con il capoluogo ormai vicino a quota mille persone contagiate (sono per ora 980).

A Santa Maria a Vico, comune dell’area est del Casertano, al confine con le province di Napoli e Benevento, il contagio corre da giorni: 353 le persone attualmente positive su 14mila abitanti (oltre il 2% dei residenti), per cui il sindaco Andrea Pirozzi, nei mesi scorsi già risultato positivo, ha disposto un mini-lockdown, prevedendo da domani 13 novembre al 4 dicembre, “il divieto di stazionamento lungo le strade, nelle piazze e nelle aree pubbliche, il divieto di circolare con persone non conviventi (la cui presenza dovrà essere giustificata da ragioni di assoluta necessità) ed il divieto di ospitare in famiglia persone non conviventi”; il provvedimento ha stabilito la chiusura di tutti i parchi gioco e la sospensione della fiera settimanale”. Intanto il report giornaliero dell’Asl di Caserta certifica per oggi 777 nuovi contagi su 3345 tamponi effettuati, con un tasso di positività dei test pari al 23% dei test eseguiti, poco più alto di quello di ieri, a dimostrazione che la curva dei contagi sembra aver rallentato; 96 pazienti sono guariti.

Continua a salire però il conto delle vittime: oggi sono cinque, per un dato totale da inizio pandemia di 148 persone decedute causa Covid. Il territorio più colpito del Casertano resta sempre l’agro-aversano, ovvero Aversa – città primatista di casi in provincia con 1102 persone attualmente contagiate – e i 17 comuni che la circondano. Da giorni i sindaci di questi centri, ognuno alle prese con centinaia di casi di Covid – basta pensare che a Casal di Principe sono 443, a San Cipriano d’Aversa 272 – denunciano disservizi e disagi sul fronte dell’assistenza sanitaria provocati dall’Asl ai cittadini, come le attese infine per tamponi e ricoveri, raccontando le “odissee” vissute dai pazienti.

Il sindaco di San Marcellino (211 casi) Anacleto Colombiano ha riportato la vicenda e le parole di un suo concittadino ricoverato in ospedale in gravi condizioni dopo essere risultato positivo al coronavirus. “Il Covid-19 non è una semplice influenza e soprattutto non colpisce solo persone anziane” è la testimonianza del paziente riportata dal sindaco. “Nella stanza dove sto io 3 su 5 abbiamo meno di 50 anni e qui assicuro che la situazione è tragica. Non so come ne uscirò ma vorrei che la gente capisse la gravità“. A San Marcellino un collaboratore del Comune è risultato positivo ed il sindaco ha disposto la chiusura degli uffici comunali per tre giorni.