- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Di Anna Rita Santabarbara

Caserta – Si riuniscono in piccoli gruppetti agli angoli delle strade. Qualcuno si ritaglia un letto in una rientranza del marciapiede, riparato dall’umidità della notte dal terrazzo sporgente di un’abitazione. Qualcun altro sceglie un porticato più spazioso per tenerci tutta insieme anche la famiglia. Qualcun altro ancora, solo e riservato, si accontenta di una scomoda sedia nella hall della stazione ormai deserta.

Così comincia l’inverno dei senzatetto. E per vederli non bisogna andare lontano, in grandi città come Roma o Milano. Basta passeggiare per le strade di Caserta di sera, dopo le 20, e dirigersi verso la stazione centrale. Si nascondono sotto le coperte, di tanto in tanto tirano fuori il naso per dare una sbirciatina a qualche curioso che si ferma a guardarli, poi si abbandonano di nuovo al sonno, stringendo tra le dita la cosa più cara che hanno: la loro coperta. A volte due o tre ne dividono una, e litigano non poco tirandola da un capo all’altro, fin quando si rassegnano e, stringendosi di più, decidono di farsela bastare come meglio si può. Sono queste alcune delle scene tragicomiche a cui i volontari della Croce Rossa di Caserta assistono ogni giovedì sera, quando con il loro carrellino carico di coperte, biscotti, caffè e latte caldo, girano per le vie del centro a piedi, offrendo una bevanda calda e una parola gentile a chi della strada ha fatto la sua casa.

Portiamo loro qualcosa da bere, certo, ma non è questo il reale valore del nostro servizio”, racconta la delegata dell’Area Sociale CRI, Maria Cembalo.Queste persone vivono per strada, senza una dimora fissa ed emarginati da tutti. Quello che ci chiedono è soprattutto di essere ascoltati. Vogliono parlarci di loro, vogliono interagire con noi, ed è in questo modo che si può fare la differenza”.

Quando il gruppo di volontari si avvicina per offrire bevande calde e coperte, infatti, un gruppetto vivace e gioioso di senzatetto li accoglie con sorrisi e parole di ringraziamento. Sanno che ogni giovedì alle 20 qualcuno sarà lì per loro. Ed è questo che conta, più di ogni altra cosa. C’è chi elenca acciacchi e malanni che cominciano a farsi sentire con la stagione fredda, chi ricorda un episodio curioso che gli è accaduto in settimana, chi semplicemente si mette in fila per il suo latte e caffè in silenzio, pronto a svuotare il bicchiere nel più breve tempo possibile per chiedere subito il bis.

Sono circa 25 i senzatetto che attendono l’arrivo della Croce Rossa ogni giovedì sera a Caserta, ma, spiegano i volontari, in inverno raddoppiano e diventano oltre 50. Una cifra consistente se si considerano le dimensioni limitate della città. Ma se da una parte i dormitori presenti non sono sufficienti per tutti, è pur vero che alcuni si ostinano a restare in strada, anche nelle notti più fredde.

“Croce Rossa insiste affinché tutti possano raggiungere i dormitori, ma alcuni amano la libertà, vogliono stare per conto loro: paradossalmente vivere in strada porta le persone ad uno stato di indipendenza tale che non accettano regole, non vogliono che qualcuno gli dica cosa fare o dove andare. Vogliono semplicemente poter stare nel posto che si sono scelti”. Così il Presidente della Croce Rossa di Caserta, Teresa Natale, riassume una delle problematiche più contraddittorie con cui spesso i volontari devono confrontarsi. “Croce Rossa da sempre svolge servizi di assistenza sanitaria che qui, sul nostro territorio come altrove, sono quanto mai essenziali. Ma l’attenzione per la compagine sociale è altrettanto necessaria: di qui la nostra volontà di creare un servizio attivo a beneficio della cittadinanza, che, tra le tante attività, ritiene fondamentale l’attenzione per chi non ha altro indirizzo se non le strade della sua città”.

Spesso queste persone vivono nella più completa solitudine e isolamento”, racconta la delegata Area Sociale CRI, Maria Cembalo.Ma la verità è che riescono a trasmetterti grande calore umano perché anche in quella che può sembrare una situazione disperata, non perdono mai la voglia di sorridere”.

Tra i progetti in cantiere, quello della raccolta coperte e abiti. A breve, in vari punti della città saranno allestiti stand presso cui chiunque potrà donare coperte, maglioni, pantaloni, scarpe, e vestiario di vario genere, per aiutare chi non ha una casa ad affrontare al meglio l’inverno.