- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

E’ partita questa mattina a Castel Volturno (Ce) la demolizione di un fabbricato abusivo, il cui costruttore è stato condannato per abusivismo con sentenza definitiva di condanna. In una nota a firma del Procuratore di Santa Maria Capua Vetere, Maria Antonietta Troncone, è spiegato che i lavori “non sono stati affidati al Genio Militare, in quanto ciò avrebbe comportato ciò avrebbe comportato l’accollo di costi di gran lunga maggiori rispetto al ricorso alla ditta privata individuata tra quelle in possesso della certificazione antimafia ed inserite in un elenco della Procura Generale”.

“Il costo finale – prosegue la nota della Troncone – è stato individuato in base alle tariffe del ‘prezzario regionale’ dei lavori pubblici della Regione Campania”. E’ da tempo che la Procura va avanti nella sua attività di abbattimento dei manufatti abusivi, e per renderla più efficace ha anche rafforzato l’Ufficio Demolizione con personale di polizia giudiziaria con competenze specifiche, scelto soprattutto tra gli appartenenti ai Carabinieri Forestali. “L’attività di demolizione – scrive il Capo dell’Ufficio inquirente – sensibilizza le comunità ad un uso del territorio rispettoso e appropriato e trasmette il messaggio inequivocabile che l’abusivismo viene combattuto fino in fondo e, soprattutto, non conviene”. L’immobile, ad un piano e dell’ampiezza di 180 metri quadrati, è stato riconosciuto abusivo in quanto edificato in una zona dove sussiste un rischio moderato di inondazione, fenomeno molto ricorrente a Castel Volturno dove il mare continua inesorabilmente ad erodere la costa avanzando ai danni di spiagge e abitazioni. L’area dove è stato costruito l’immobile è inoltre coperta da vincolo sismico e da vincolo di inedificabilità apposto dal piano regolatore comunale.