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San Tammaro – Alle prossime elezioni Comunali del 10 giugno, il MoVimento politico “Amici di Beppe Grillo” di San Tammaro presenterà una propria lista. “Un’aggregazione omogenea, solida e compatta di cittadini liberi ed indipendenti – scrivono i pentastellati su Facebook – che agiscono negli interessi della collettività con disciplina, onestà, trasparenza, rispetto delle norme ed impegno civico che sono alla base del nostro lavoro: una politica per la gente tra la gente”.

L’obiettivo del Movimento è quello di mettere insieme persone di buon senso e di unire le diverse realtà e risorse esistenti sul territorio ed offrire nel contempo risposte concrete ai cittadini, attraverso una politica costruttiva e proficua, tenendo in considerazione le varie sensibilità, le esigenze e i bisogni di tutti e soprattutto il bene comune, “superando e abbattendo quegli intrecci e quei legami clientelari e lo scambio di favori che crea solo danni”.

I cittadini sono stanchi di non essere presi in considerazione o ascoltati se non nel periodo pre-elettorale – spiegano gli esponenti del meet-up di San Tammaro. Sono finiti i tempi in cui il ras rionale di giornata promette ed elargisce benefici con un baratto di voti oppure intreccia relazioni attraverso lo scambio di favori per occupare posizione di potere o di privilegio. Bisogna reagire al regresso in cui versa fin da troppo tempo San Tammaro, una comunità chiusa, impalata e cristallizzata agli anni Settanta. C’è bisogno di un’amministrazione efficiente,capace e risoluta, con una volontà ed una forza di rinnovamento di idee innovative supportate da una giusta dose di esperienza messa a disposizione da nuove forze moderne e all’avanguardia e che sappia ascoltare le istanze dei cittadini.

Dopo l’eccezionale risultato elettorale delle politiche del 4 marzo è innegabile che ci sia una voglia di cambiamento fortemente voluto dai “cittadini semplici ed onesti che vogliono essere protagonisti e non semplici comparse rispetto a scelte politiche locali. San Tammaro deve uscire dal tunnel del voto collegato alle catene familiari e parentali o peggio ancora di congreghe o cricche e deve aprire gli occhi e saper distinguere chi si spaccia per il ‘nuovo’ quanto in realtà non è altro un nuovo obsoleto, logoro e usato”, concludono i pentastellati.