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Caserta – Il sindaco di Caserta, Carlo Marino, insieme alla Commissione elettorale comunale composta da Domenico Guida, Antonio De Lucia e Nicola Garofalo, hanno nominato i scrutatori destinati alle agli uffici elettorali di sezione per le elezioni Politiche del prossimo 4 marzo. Nonostante la richiesta di sorteggio integrale avanzata da Speranza per Caserta che aveva inviato al sindaco e ai tre consiglieri comunali componenti della Commissione elettorale una “accorata sollecitazione in modo da offrire alla città un segnale forte di discontinuità con il passato, massima trasparenza e pari opportunità verso tutti gli iscritti alle liste degli scrutatori del Comune di Caserta”, il metodo utilizzato oggi per la scelta dei 370 scrutatori è stato quello della nomina. “Nessuna sorpresa – dichiara il consigliere comunale Francesco Apperti del gruppo Speranza per Caserta. Scrutatori scelti col metodo ormai tradizionale, ossia nomina diretta da parte dei membri della commissione elettorale. Nessun sorteggio, nonostante le tante richieste e sollecitazioni pervenute da tanti cittadini”. La nomina diretta, è semplice intuirlo, non è proprio un sistema etico perché è ovvio che le persone scelte si potrebbero sentire obbligate verso coloro che le hanno inserite di fatto nelle sezioni. Ma la legge, il famigerato “Porcellum”, a tal proposito, non obbliga gli amministratori al sorteggio limitandosi, appunto, a parlare di nomina. Nel 2016 la commissaria Maria Grazia Nicolò, che non voleva nominare direttamente gli scrutatori, fece mettere a verbale che aveva utilizzato un pre-criterio di sorteggio. Al contrario, i tre della Commissione elettorale di allora procedettero, come al solito, alla nomina diretta. Dura lex, sed lex.