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Caserta – Avrebbe ingenerato in numerose donne la convinzione di essere possedute dal demonio, praticando nei loro confronti, senza alcuna autorizzazione della Diocesi, numerosi riti di esorcismo, durante i quale avrebbe commesso violenze anche di carattere sessuale. E’ la grave accusa che ha portato in carcere il sacerdote della Diocesi di Aversa, don Michele Barone, divenuto noto dopo un servizio de Le Iene che denunciava proprio le pratiche di esorcismo da lui realizzate, in particolare su una minore di 13 anni. E’ stata la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere a chiedere e ottenere dal Gip l’arresto del prete, che risponde dei reati di violenza sessuale aggravata e maltrattamenti.

Quasi una “setta” quella creata da Barone; così la definiscono gli inquirenti, che parlano giovani donne “sottoposte a trattamenti disumani e profondamente lesivi della loro integrità fisiopsichica, nonché della loro dignità”. Con Barone sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Caserta altri tre indagati, tutti finiti ai domiciliari, ovvero il 51enne Cesare Tramontano e la 48enne Lorenza Carangelo, genitori di una delle ragazze, la 13enne protagonista del servizio in tv, che avrebbe subito i riti e le violenze, e il funzionario della Polizia di Stato, dirigente fino a pochi giorni fa del Commissariato di Maddaloni, Luigi Schettino, accusato dalla Procura di concorso in maltrattamenti e di non aver impedito che don Michele continuasse a commettere violenza ai danni della ragazza. A Schettino è contestata anche la circostanza di aver tentato di costringere la sorella della vittima a ritirare la denuncia che aveva presentato al Commissariato della Polizia di Stato di Chiaiano (Napoli), in cui segnalava gli abusi subiti dalla stretta congiunta. Dalle indagini è emerso che nel corso dei quotidiani “riti di liberazione e purificazione dell ‘anima”, le vittime sarebbero state violentemente percosse, brutalmente ingiuriate, costantemente minacciate e costrette a subire, contro la loro volontà, atti sessuali, consistiti in palpeggiamenti nelle zone erogene; le ragazze sarebbero state costrette poi a denudarsi e dormire così insieme al prete e alla sua amante. Sempre su indicazione del sacerdote, hanno accertato poi gli inquirenti, le giovani donne sono state costrette a sospendere i trattamenti farmacologici cui erano in precedenza sottoposte per gravi patologie da cui erano affette e, addirittura, in seguito a veri e propri diktat del prelato, hanno sospeso la normale alimentazione e si sono nutrite, per mesi, con flebo di glucosio e latte e biscotti. Vicende che riportano ai secoli bui del Medioevo. Nei giorni scorsi era intervenuta anche la Diocesi retta dal Vescovo Angelo Spinillo, che ha sospeso per un anno Don Michele Barone dal suo ufficio.