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Caserta – Non poteva che essere lei la guest star della festa della donna dell’8 marzo di discutibile gusto.

Ed è lei stessa, Rosanna Magliulo che tanto ci tiene al suo nome d’arte “La signora della Pelliccetta” che le è valso ospitate in talk show televisivi e serate promozionali in negozi e locali di ogni genere, ad annunciare con un video la sua prossima ospitata in un ristorante di Pozzuoli, invitando tutte le donne ad esserci al grido “Ribattiamoci tutte contro questa rivolta a favore non solo dei diritti delle donne ma anche dei consumatori”.

Perché lei non dimentica il primo ciak del suo successo , quando telefonini nascosti immortalarono la sua performance di protesta in un negozio dell’Outlet “La Reggia”, reo di averle venduto una “pelliccetta” di dubbia fattura che si era stinta, o “scagnata” che dir si voglia, durante una cerimonia.

Immagini rubate e pubblicate ovunque, tanto da sollevare la protesta della signora Magliulo che, a suon di carte bollate, aveva reagito al pubblico ludibrio con tanto di denunce per “danni” nelle sedi civili e penali.

E mentre gli avvocati portavano avanti le legittime rimostranze della signora Magliulo, trentottenne casalinga di Capodrise, la “Signora delle Pelliccetta” nazional-trash prendeva il sopravvento con tanto di richieste da parte di Barbara D’Urso e Mediaset affinché partecipasse in pianta stabile al salotto più seguito d’Italia in veste di opinionista.

E, dopo pochi mesi dall’episodio, rieccola più arzilla che mai  fare la sua ricomparsa sulle note di una canzone a lei dedicata alla vigilia della festa della donna, avvolta nella sua inseparabile “pelliccetta” in compagnia della new entry cagnolina razza “Dudù” che fare pendant.