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Si è aperto oggi alla Reggia di Caserta – presso il Centro di Formazione per la Governance Pubblica – il forum organizzato dal Governo italiano, dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione e dall’Ocse sul tema del rafforzamento della capacità amministrativa in settori chiave come gli appalti, le infrastrutture, la formazione e la transizione verde, nella prospettiva del Piano Mattei per l’Africa e della Presidenza italiana del G7. Al centro del dibattito l’alta formazione rivolta alle pubbliche amministrazioni dei Paesi africani e del Mediterraneo allargato, nella prospettiva di una classe dirigente pubblica sempre più preparata e “proattiva”, capace di anticipare le sfide emergenti.
Mi congratulo per i primi dieci anni di attività del Centro di formazione Ocse presso la sede Sna di Caserta, di cui ora abbiamo esteso il perimetro a tutti i partner del continente africano”, ha detto in apertura dei lavori il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, intervenuto online; “la Pubblica Amministrazione – ha aggiunto – è l’ossatura dello Stato, e le sfide che le istituzioni pubbliche devono oggi affrontare con senso di urgenza davvero non hanno confini.
Auguro dunque buon lavoro alla Africa Governance Platform che l’Ocse ci presenterà in questi due giorni di lavori, e che sarà incardinata presso il Centro di Caserta”.
Nel suo intervento, la presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione Paola Severino ha poi sottolineato il valore della collaborazione tra l’Italia e i Paesi africani e mediorientali, spiegando che “il nostro Paese intende fare dello sviluppo dei rapporti con l’Africa uno degli assi prioritari della sua politica estera; ne sono la prova il Piano Mattei e il recente Vertice Italia-Africa”. Severino ha evidenziato la centralità della formazione offerta dalle Scuole per la Pubblica Amministrazione. “Per rispondere alle molte e difficili sfide che ci troviamo ad affrontare – ha detto – è necessario un alto livello di preparazione della dirigenza pubblica, perché ogni Paese deve poter contare su una Pa in grado di leggere e anticipare i fenomeni internazionali”.