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Bellona (Ce) – Anche oggi, a 299 giorni dal rogo che a luglio distrusse l’ex sito di stoccaggio Ilside, le esalazioni tossiche non hanno risparmiato di avvelenare i residenti di Triflisco e Bellona. Non una ma ben tre fumarole che da questa mattina hanno ancora una volta emesso veleni e puzza nauseabonda.

Scenari quotidiani che solo da tre giorni a questa parte vedono almeno l’intervento dei Vigili del Fuoco. Esattamente a partire da venerdì scorso quando le fumarole tossiche, più volte segnalate dai residenti e dal Comitato cittadino “Mai più Ilside”, hanno accolto i Carabinieri dei NOE, il Custode Giudiziario del sito sequestrato e gli addetti comunali arrivati ad Ilside per il primo sopralluogo di analisi e caratterizzazione dei rifiuti da rimuovere.

Solleciti di intervento che si ripetono quasi quotidianamente da luglio scorso e che portano la firma del Comitato cittadino che anche oggi ha richiesto aiuto i vigili del fuoco, vista l’assenza di una qualsiasi sorveglianza.

Una battaglia contro il tempo e le istituzioni immobili che oggi ha portato in piazza centinaia di persone per una raccolta firme mirata alla richiesta di un presidio di sorveglianza e controllo per il sito Ilside. La richiesta é indirizzata a tutti gli organi di competenza, a partire dal Ministero dell’Ambiente.

“Le erbacce a bordo strada e le erbacce all’interno del perimetro del sito – fa sapere il Comitato –  sono ormai tutt’uno per cui c’è il grande rischio di incendio, e anche un mozzicone di sigaretta lanciato dalla macchina potrebbe far scoppiare un altro disastro. Girano fogli di raccolta firme, e chiunque può dare il proprio contributo mettendosi in contatto con qualsiasi componente del Comitato Cittadino anche attraverso la pagina facebook. Noi, da oggi al 10 maggio saremo presenti nelle piazze di Bellona, Triflisco e Vitulazio per sensibilizzare e informare”.