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Caserta – “La mia è stata una vittoria schiacciante che oggi non mi sorprende. Tra gli amministratori c’è tanta voglia di essere coinvolti in prima persona, l’ho capito durante la campagna elettorale. Marino ha perso invece perchè è stato visto da molto sindaci e consiglieri comunali come calato dall’alto”. Entusiasmo ma anche tanta lucidità e consapevolezza nelle parole di Giorgio Magliocca (nella foto scattata alla conferenza stampa Forza Italia sulla vittoria, il secondo da destra), sindaco di Pignataro Maggiore, piccolo comune di poco più di 6000 abitanti, diventato contro tutti i pronostici il nuovo presidente della Provincia di Caserta. Appoggiato da appena una lista, quella di Forza Italia, Magliocca ha superato di ben 8mila voti il ben più quotato sindaco di Caserta Carlo Marino, esponente di punta del Pd casertano che aveva dalla sua l’appoggio di cinque liste, tra cui quella dei democratici, ed era accreditato di una vittoria che per tutti gli esponenti del Pd sembrava a portata di mano. Per Magliocca è anche l’ora della rivincita dopo le accuse di collusione con la camorra, il carcere, le assoluzioni. “Ma non ho nessuna sete di rivincita – dice il neo-presidente della Provincia – ho dovuto combattere per rialzarmi, è stata durissima e ancora oggi rivedo quella cella in cui sono finito ingiustamente. Ma quei periodi sono ormai passati, sebbene la sfida delle Provinciali non sia paragonabile a quella che ho dovuto affrontare in quei momenti”.

Magliocca, che dedica la vittoria alla mogie che di recente è stata malata di polmonite, preferisce tornare a parlare della “sua politica”, quella fatta “contattando personalmente quasi tutti i 1300 consiglieri comunali del Casertano, cui ho esposto il mio programma per un Ente Provincia che deve tornare a svolgere una reale funzione di raccordo tra Regione e Comuni, e ad assolvere alle sue funzioni, specie a quelle relative a scuole e strade”. “Quando mi sono candidato – prosegue Magliocca – era evidente il divario con Carlo Marino, ma poi nel corso della campagna elettorale ho capito che il mio messaggio stava facendo breccia, anche tra gli amministratori del Pd, molti dei quali mi hanno spiegato che non avrebbero votato Marino perché non li ha mai cercati, perché Marino pensava di dover raccogliere un risultato scontato al termine di una campagna elettorale fatta da altri sul territorio. Due giorni fa ero convinto che ce l’avrei fatta. Di certo è stato importante l’appoggio di Forza Italia, unico partito che mi ha apertamente sostenuto, e di tanti consiglieri che pur governando con il centro-sinistra, vengono da partiti di centro-destra o da liste civiche”. Unica delusione “politica” riguarda Fratelli d’Italia, il partito della Meloni cui l’ex An Magliocca è stato sempre vicino anche dal punto vdi vista ideologico, pur non avendone la tessera. “I singoli consiglieri di Fratelli d’Italia mi hanno appoggiato ma il Partito non ha fatto nulla per me, neanche una dichiarazione. Hanno perso un’opportunità unica, ma io continuerò a lavorare per rafforzare la coalizione di centro-destra, pur guardando anche ad esponenti dell’altra parte”. Sul lavoro che lo aspetto in Provincia, ente in dissesto finanziario, Magliocca spiega che “sarà determinate il passaggio di consegne con il presidente Lavornia che avverrà lunedì 16 ottobre. Voglio analizzare i documenti contabili per capire la reale situazione. Credo però che la Provincia debba riguadagnare dignità; vuol dire che più che disimpegnarsi dalle società parteciparte, deve tornare ad essere presente in realtà istituzionali da cui è uscita, come il consorzio Idrico e l’Asi”.