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Caserta – Più forze dell’ordine nei luoghi “caldi” della movida con il maggior coinvolgimento delle polizie locali, e un tavolo permanente, sul modello dei centri più grandi, per un confronto continuo tra istituzioni e associazioni di categoria e comitati civici. Sono le due misure annunciate dal prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo e adottate al termine della riunione tenutasi al Palazzo del Governo con i sindaci di Caserta Carlo Marino, e Aversa, Alfonso Golia; presenti anche i responsabili provinciali delle forze dell’ordine, il presidente della Camera di Commercio Tommaso De Simone e i rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato.

Nella riunione si è parlato della situazione della movida nelle due maggiori città di Terra di Lavoro, dove avvengono spesso episodi di violenza che vedono protagonisti adolescenti; quasi ogni weekend le forze dell’ordine, a Caserta e Aversa, denunciano giovanissimi che vanno in giro con coltelli e tirapugni o devono intervenire per sedare risse. Pochi giorni fa un gruppo di minori, a piazza don Diana, a pochi passi dal Municipio di Aversa, ha forzato la porta d’ingresso dello storico Palazzo De Rebursa, da poco ristrutturato ma non ancora riaperto, facendo poi foto e video “autocelebrativi” finiti subito sui social. A Caserta, è ancora viva la memoria della morte del pugile 18enne Gennaro Leone per mano di un coetaneo, avvenuta a fine agosto scorso in via Vico, cuore della movida; qualche giorno fa si è aperto il processo a carico del responsabile.

Di fronte al ripetersi di episodi violenti, ma anche ad atti di vandalismo, il prefetto di Caserta ha annunciato che saranno rafforzati i servizi che già le forze dell’ordine effettuano nel fine settimana nei luoghi della movida, e che sarà istituito un tavolo permanente sul modello dei “Tavoli di Osservazione sulla sicurezza urbana” (Tdo), avviati nel 2018 nei comuni di maggiori dimensioni. “La repressione dei comportamenti devianti da sola non basta – ha detto il prefetto Castaldoma deve raccordarsi con tutti gli altri strumenti di prevenzione e sicurezza, con lo sviluppo della videosorveglianza e progetti di riqualificazione e valorizzazione urbana. Bisogna dare vite a nuove strategie con un approccio multilivello. Intendo, al riguardo – aggiunge Castaldopromuovere il coinvolgimento del mondo della scuola per sviluppare nei più giovani la percezione del rischio di comportamenti fuori le regole, per esempio attraverso la diffusione della cultura del bere consapevole. Anche la Camera di Commercio e gli operatori economici possono dare un contributo importante elaborando nuovi codici di autoregolamentazione per garantire più qualità alle attività di somministrazione e vendita di alcolici“.