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Il Tar Campania annulla l’aggiudicazione di un appalto del Pnrr nel Casertano, riassegnandolo alla ditta cui era stato revocato. Succede a Trentola Ducenta, per l’affidamento dei lavori alla scuola dell’infanzia plesso via Rossini. La gara riguarda adeguamento strutturale e rifunzionalizzazione della struttura, con rigenerazione urbana dell’area pertinenziale. E a vincere il round davanti alla prima sezione – presidente Vincenzo Salamone – è stata la Impregina, difesa dal legale Mario Caliendo.

A mettere fuori gioco la società edile, lo scorso luglio, una determina dirigenziale del Comune. L’amministrazione aveva escluso l’azienda aggiudicataria dalla gara, espletata per suo conto dalla centrale di committenza frusinate Comunità Montana “Valle di Comino”. Nel mirino un documento, contenuto nella busta telematica, “firmato esclusivamente dal legale rappresentante e non da tecnico regolarmente abilitato all’esercizio dell’attività professionale”.

L’atto contestato era il Computo metrico estimativo, necessario per la presentazione del progetto definitivo e di quello esecutivo. Il Cme indica misure, quantità di materiali, specifiche opere per realizzare il progetto. Revocato l’affidamento, lo scorrimento di graduatoria l’aveva assegnato al Consorzio Energos. Ma il Tar, con sentenza pubblicata oggi, ha accolto il ricorso di Impregina. Secondo il tribunale, le norme in materia non richiedono “che i documenti relativi all’offerta economica” siano sottoscritti “da un tecnico abilitato di fiducia dell’offerente”. La prima sezione ha così annullato gli atti impugnati, dichiarando la decadenza del contratto tra il comune ed il Consorzio Stabile Energos. Di conseguenza, ha stabilito il subentro della ricorrente. Compensate, invece, le spese di giudizio.