- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Nel discorso di fine anno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha elogiato il modello ‘Casal di Principe’ evidenziando quanto il recupero per finalità sociali dei beni confiscati sia concreta attuazione dei valori fondanti della “nostra civiltà” e costituzionalmente garantiti, nonché strumento di riscatto sociale.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso 21 marzo 2023 ha visitato Casal di Principe, luogo diventato simbolo di rinascita dove “i beni confiscati alla camorra sono diventati strumenti di riscatto civile, di impresa sociale, di diffusione della cultura”.

Non possiamo che ringraziare il Presidente per le sue bellissime parole. Il lavoro svolto da Agrorinasce – Agenzia per l’innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio per oltre 20 anni a Casal di Principe sui beni confiscati alla camorra ha avuto effetti positivi sulla Casal di Principe di questi ultimi anni. L’uscita dell’Amministrazione Comunale da Agrorinasce nell’anno 2021 non può cancellare questo dato.

Non si può dimenticare, infatti, il lavoro che Agrorinasce ha svolto dal 1998 in un territorio in cui era nota la forza criminale della camorra, in cui più volte il Comune di Casal di Principe e i Comuni limitrofi sono stati commissariati per infiltrazione camorristica. Da quando Agrorinasce è stata costituita ha operato in sinergia con il Ministero dell’Interno, in particolare con la Prefettura di Caserta e con le diverse Amministrazioni Comunali che si sono succedute, sono stati avviati seri percorsi di valorizzazione di beni confiscati alla camorra. Progetti che hanno avuto la condivisione di molte istituzioni nazionali e della Regione Campania. L’idea di fondo era ed è quella sostenuta da Pio La Torre, al quale Agrorinasce ha intitolato un bene confiscato adibito a sua attuale sede operativa : “Occorre spezzare il legame esistente tra il bene posseduto ed i gruppi mafiosi, intaccandone il potere economico e marcando il confine tra l’economia legale e quella illegale”, con il recupero del bene confiscato viene valorizzato il lavoro delle forze di polizia e della magistratura, affinchè nessun bene venga abbandonato e tutti vengano consegnati a nuove generazioni sempre più consapevoli del valore della legalità.

Dal 1998 Agrorinasce ha contribuito in maniera diretta al recupero di oltre 20 beni confiscati solo a Casal di Principe, a cominciare dal primo bene confiscato destinato ad Università per la legalità e lo sviluppo che ha rappresentato la sede operativa di Agrorinasce per oltre 20 anni.

In totale grazie al lavoro di Agrorinasce sono stati attivati a Casal di Principe oltre 8 milioni di finanziamenti concessi per la valorizzazione dei beni confiscati che hanno consentito l’avvio di molte realtà del terzo settore che negli anni sono cresciute in maniera esponenziale, creando capitale sociale e inserimento lavorativo di giovani e di soggetti affetti da disagio. In un Comune come Casal di Principe, con poco più di 20.000 abitanti e con gravi problemi finanziari, Agrorinasce in tutti questi anni ha realizzato e gestito la piscina comunale, il teatro comunale per 10 anni organizzando anche l’annuale Festival teatrale ‘Tutti insieme … appassionatamente’, e ha realizzato lavori su tanti beni confiscati. Il bilancio sociale al 31.12.2019 documenta tutti i risultati anche di impatto.

Ma non può non sottolinearsi che il modello elogiato a Casal di Principe vale anche per gli altri Comuni soci di Agrorinasce come Casapesenna, San Cipriano d’Aversa, San Marcellino, Santa Maria La Fossa e Villa Literno. In questi Comuni Agrorinasce sta attuando lo stesso metodo e con risultati eccezionali. Tutti i Sindaci soci sono protagonisti in questi seri percorsi di valorizzazione dei beni confiscati. Attualmente Agrorinasce nei Comuni soci gestisce circa 150 beni confiscati e progetti tra i più importanti a livello nazionale, come la rivalorizzazione del complesso immobiliare confiscato alla camorra più grande d’Italia “La Balzana”, destinato a diventare Parco Agroalimentare dei prodotti tipici della Campania, finanziato dal Ministero del SUD e la Coesione Territoriale nell’ambito della strategia nazionale per la valorizzazione dei beni confiscati attraverso le politiche di coesione; un complesso di ville confiscate a Zagaria a San Cipriano d’Aversa destinati ad Incubatore per le imprese sociali e giovanili finanziato dal Ministero dell’Interno, nell’ambito del POC Legalità; altri 9 progetti sono stati finanziati dal PNRR con il Ministero per il SUD e la Coesione territoriale. Lavora anche sulla diffusione della cultura della legalità su più livelli, in collaborazione con le scuole, lavorando in stretta sinergia con le Istituzioni e le altre parti sociali. Tutto questo sta portando alla rinascita di un intero territorio e in futuro, anche grazie alla Regione Campania, esportando questo modello in altre realtà comunali.