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Caserta – Una villetta di tre piani, facente parte di un complesso residenziale confiscato al boss della camorra napoletana Francesco Rea, diventa un presidio per il mondo Lgbt, per tutte le vittime di discriminazione sessuale. Accade a Castel Volturno, nel Casertano, dove il Consiglio comunale ieri ha deliberato l’affidamento alla Rain Arcigay Caserta onlus di una delle abitazioni ubicate all’interno dell’ex Parco Allocca, ribattezzato “Parco Faber” su volere del sindaco Dimitri Russo, “in memoria di Fabrizio De Andrè – spiega Russo – che alle persone discriminate, tra cui i gay, dedicò più di una canzone.

Per Castel Volturno – prosegue il primo cittadino – è un giorno importante”. Soddisfatto Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay, che parla di “un progetto rilevante e ambizioso, che vuole creare a Castel Volturno il ‘Centro lgbt del Mediterraneo’, uno spazio polivalente e multifunzionale rivolto a tutte le persone lgbt che attraversano il nostro mare. Uno spazio libero dalla discriminazione e che rappresenta un presidio concreto della rivendicazione dei diritti umani, civili e sociali, oltre ogni confine”. Punto caratterizzante del progetto sarà il social housing, cioè la possibilità di accogliere con formule temporanee nei tre piani della palazzina persone lgbt in difficoltà, perché allontanate dai contesti familiari e non ancora autonome, perché in condizione di non autosufficienza o perché giunte nel nostro Paese per fuggire alle persecuzioni dei loro luoghi d’origine. Per la ristrutturazione dello stabile è attiva una campagna di crowdfunding. “L’affidamento del bene – dichiara Bernardo Diana, presidente di Rain Arcigay Caserta onlus – porta a conclusione un percorso iniziato nel 2015 e che testimonia la tenacia di una volontà politica a cui va il nostro più convinto plauso”. Nella seduta di ieri il Consiglio comunale di Castel Volturno ha affidato altre quattro villette del Parco Faber ad altrettante associazioni che si occupano di minori in difficoltà, persone con problemi pschici, gestione e valorizzazione del territorio; il Comune occuperà altre due abitazioni realizzando fra l’altro la “casa della musica”. Il Parco, con annesso lago, è composto da 34 villette. “Diamo vita ad una nuova modalità di gestione dei beni confiscati – afferma il sindaco Russo – a Parco Faber creeremo un luogo aperto all’accoglienza, alla solidarietà e alla creatività. E cercheremo di affidare tutte le abitazioni”.