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Baia Domizia/Cellole – Nella giornata di ieri, abbiamo pubblicato un articolo con numerose foto che mostravano i rifiuti ammassati in vari punti della pista ciclabile che collega Baia Domizia a Cellole, precisamente in via Fontanavecchia. L’obiettivo, ovviamente, era quello di portare l’attenzione dell’amministrazione comunale di Cellole sulla problematica dello scarico abusivo di rifiuti dovuto sicuramente all’inciviltà dei singoli.

L’amministrazione guidata dalla neosindaca Cristina Compasso ha sicuramente fatto tanto in questi pochi mesi ma il decoro urbano di una località come Baia Domizia è imprescindibile se si vuole incrementare il turismo. Il governo cittadino, quindi, deve provvedere a pulire, controllare e sanzionare i trasgressori.

Ecco, il nostro articolo voleva essere una segnalazione e uno sprone per gli amministratori locali, soprattutto quando si tratta di una strada principale come via Fontanavecchia che è il primo accesso dei turisti a Baia, il suo biglietto da visita.

Come di consueto, dopo la pubblicazione del pezzo, abbiamo postato il link su diversi gruppi Facebook della località domizia. Ebbene, nonostante il plauso di molti utenti per la segnalazione che era vista come un motivo per incentivare il Comune a fare di più, poche persone (quattro in cinque a dire il vero) ci hanno attaccato dandoci dei “bugiardi” e affermando che le foto pubblicate “erano false e non erano state scattate a Baia Domizia“.

Ora, fermo restando la necessità dover tutelare la propria professionalità messa in discussione gratuitamente e senza alcun fondamento sul social, era importante far vedere ‘dal vivo’ a queste persone che i fatti raccontati nel precedente articolo erano più che veritieri. Ecco perché stamane siamo tornati in via Fontanavecchia, sulla pista ciclabile tra Baia Domizia e Cellole, ed abbiamo filmato a più riprese lo scempio con l’accumulo dei rifiuti, in un tratto anche bruciati.

Le domande, allora, nascono spontanee: perché queste persone vogliono tenere nascosta una realtà che è sotto gli occhi di tutti? Perché, se amano Baia Domizia come dicono, non sono loro i primi a spronare l’amministrazione o a costituirsi in comitato e a pulire le strade? Qual è il tornaconto di un atteggiamento a tutti i costi negazionista? Cosa ci guadagnano a dire che la monnezza in strada non c’è quando è ampiamente documentata la presenza di rifiuti da Baia Sud fino a Baia Felice?

Negare a tutti i costi fa venire in mente certi atteggiamenti, legati a una certa cultura che negli anni ha portato la nostra provincia all’ultimo posto in Italia per vivibilità e qualità della vita. Per forma mentis, educazione e formazione professionale non possiamo sottacere i fatti. Per amore del nostro lavoro e della verità.