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A meno di una settimana dalla sua nomina a segretario politico di “Riscossa di Maddaloni” l’avvocato Franco Roberti è intervenuto in queste ore per delineare i prossimi impegni che caratterizzeranno l’attività del movimento politico. Al momento sono tre le direttive principali che sono state indicate dal neo segretario.

Prima di illustrare queste, l’avv. Roberti ha voluto ribadire il sostegno di “Riscossa di Maddaloni” all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea De Filippo: «E’ indubbio il nostro sostegno al governo De Filippo – ha affermato il segretario – Non si tratta solo di convenevoli di circostanza, ma di concreto e fedele appoggio, dimostrato dalla storia del nostro movimento negli ultimi cinque anni. Al tempo stesso, essendo una forza politica tra le più attive del territorio e vivendo quotidianamente il rapporto con i nostri elettori, mi sembra doveroso affermare che continueremo ad essere il pungolo in una maggioranza fatta sì di azione, ma anche di confronto e dibattito. Sempre nell’interesse della collettività».

Il primo tema caldo della nuova segreteria non poteva che essere quella del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Maddaloni, una battaglia che ha sempre visto in prima linea il movimento.

«Vogliamo far sentire la voce di una città che rivuole un ospedale completo e con servizi garantiti – ha spiegato Roberti – Siamo stanchi delle promesse mancate e disattese. Questo territorio merita rispetto perché ha mostrato rispetto e solidarietà in una fase difficile come quella pandemica. Se è vero che mancano i medici, è anche vero che c’è un Direttore Generale che è chiamato a risolvere i problemi, non solo ad evidenziarli. Per questo motivo ci attiveremo immediatamente con un’azione basata su sit-in e comitati civici. Non saremo gli unici, ma tenteremo di coinvolgere tutta la società civile»

Oltre alla questione Ospedale, molto avvertito dal nuovo segretario è il tema del trasporto pubblico e del traffico che da sempre congestiona in diverse ore del giorno le strade maddalonesi. «C’è bisogno di un’implementazione del trasporto pubblico urbano. Al momento ci sono poche corse e ad orari non chiari, o quanto meno non noti. Un trasporto pubblico efficiente può essere davvero il grimaldello utile a sbloccare il traffico cittadino. Di questa tematica abbiamo già avuto modo di parlare con il nostro assessore Claudio Marone che si sta già muovendo per sensibilizzare il sindaco e l’amministrazione».

L’ultimo punto delle nuove direttive non poteva che essere la chiusura dell’ufficio del Giudice di Pace. «Al momento non ci sono giudici in attività – spiega Roberti – Sappiamo che la responsabilità della nomina e della riapertura non spetta all’amministrazione comunale, ma al contempo siamo convinti che essa abbia tutta la facoltà se non il dovere di mettere in atto azioni per sollecitare gli organi e le istituzioni competenti come la Prefettura o il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per la ripresa delle attività essenziali per garantire e tutelare i diritti di ogni cittadino».