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Caserta – “Corso di speleologia tra le buche della città” è l’evento che, in queste ore, sta totalizzando numeri di adesioni da record in tutta Italia. Da Bacoli a Bisceglie, passando per Sassari e Civitavecchia, l’iniziativa colora di ironia la costatazione oggettiva delle condizioni pietose in cui versano molte strade urbane italiane.

E a Caserta, che degnamente potrebbe aderire all’iniziativa, si gioca al rialzo arricchendo l’offerta con percorsi ad ostacoli di difficoltà crescente degni dei migliori corsi di sopravvivenza.

Perché, tra iniziative già avviate da tempo sui social e novità recenti, il capoluogo di Terra di Lavoro non si fa mancare niente.

Alla campagna #aggiatruatopost che da mesi fotografa e pubblica su facebook i modi di parcheggiare più “selvaggi”, e alla recente iniziativa “adotta una buca”  che correda l’invito con tanto galleria fotografica per una scelta consapevole, a breve si assocerà la campagna “scansa l’albero cadente” promossa dai residenti della zona pedemontana di Caserta che, da Casertavecchia a Castel Morrone, quotidianamente affrontano prima il fuoco degli incendi estivi, poi le bufere di pioggia e vento autunnali, e poi la neve e il gelo dell’inverno, attraversando curva su curva i canyon di alberi arsi e sradicati sui terreni frananti di cui tutti e nessuno conosce la proprietà.

Il Comune, stando a quanto riferito dal comandante della Polizia Municipale Luigi De Simone,  aspetta l’input dei Vigili del Fuoco per inviare diffide ai proprietari dei terreni interessati dagli incendi affinchè provvedano alla messa in sicurezza dei luoghi; i Vigili del Fuoco ribattono che la competenza dovrebbe essere dei proprietari stessi, eventualmente su sollecito del Comune a valle di una verifica da parte di un agronomo; i residenti ad oggi riconoscono come unica possibilità resta l’istruzione di un corso di sopravvivenza che contempli lezioni accelerate per i turisti in vista della bella stagione.