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I carabinieri hanno perquisito questa mattina le abitazioni del funzionario del Comune di Maddaloni (Ce) Michele Della Peruta, attualmente in carcere, e del libero professionista Michele Pietropaolo, geometra, colpito dalla misura cautelare di divieto di dimora nella provincia di Caserta. I due furono arrestati il 5 dicembre scorso per i reati di induzione indebita a dare o promettere utilità e truffa aggravata, nell’ambito di un’indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che accertò il versamento di tangenti al funzionario in relazione ad alcune abitazioni abusive di Maddaloni la cui posizione doveva essere condonata o sanata. I militari si sono recati anche al Comune, attualmente gestito da un commissario prefettizio, per acquisire diversi fascicoli relativi alle richieste di condono edilizio per edifici privati.

L’inchiesta partì nel settembre 2015 dopo la denuncia di un cittadino cui Della Peruta e Pietropaolo avrebbero chiesto una tangente di 5000 euro per il rilascio del condono edilizio; l’utente registrò anche alcune conversazioni avute con Pietropaolo, cui si era rivolto per ottenere il permesso a costruire in sanatoria in relazione ad una sua abitazione abusiva di Maddaloni. A distanza di oltre un mese dall’arresto, sono giunte agli inquirenti alcune segnalazioni da parte di cittadini che vogliono vederci chiaro, avendo anche loro fatto richiesta di condono. I carabinieri della locale Compagnia diretti dal capitano Stefano Scollato hanno così sequestrato nelle abitazioni dei due indagati parecchia documentazione, da cui potrebbe emergere il coinvolgimento di altri dipendenti comunali o professionisti maddalonesi. Gli inquirenti hanno scoperto come fosse collaudato ed efficiente il sistema truffaldino messo in piedi da Della Peruta; questi, con l’intermediazione di Pietropaolo, induceva infatti gli utenti, in cambio di tangenti, ad usare falsi bollettini postali già validati e relativi agli anni 1986-1987, sui quali il cittadino interessato ad ottenere la riduzione o l’azzeramento del debito con il Comune, derivante tra l’altro da oneri di urbanizzazione mai pagati, doveva semplicemente scrivere un importo in lire, che sarebbe stato poi effettivamente decurtato dalla somma complessiva dovuta; il bollettino veniva infatti inserito da Della Peruta nell’incartamento relativo alla pratica di condono, in modo da far risultare che il pagamento di tutti gli oneri edilizi, del conguaglio e delle sanzioni, fosse già stato assolto negli anni ’80.