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Caserta – I livelli di metalli tossici nel sangue dei pazienti oncologici in alcuni comuni della Terra dei Fuochi sono “del tutto fuori norma”. E’ quanto hanno trovato ricercatori dell’università di Siena che, in uno studio pubblicato sul ‘Journal of Cellular Physiology’, confermanoil legame tra gli illeciti sversamenti di rifiuti industriali e urbani nelle province di Napoli e Caserta e l’aumento di malattie cronico-degenerative, al primo posto i tumori. “Il fenomeno tristemente noto come ‘Terra dei Fuochi’, in Campania, è una vera e propria emergenza”, ammonisce il coordinatore del team di ricerca Antonio Giordano, docente del dipartimento di Biotecnologie mediche dell’Università di Siena e direttore dello Sbarro Health Research Organization (Shro) di Philadelphia. 

Lo studio ha dosato i livelli ematici di metalli pesanti cancerogeni e inquinanti organici persistenti (Pop) su una coorte di 95 pazienti oncologici residenti in Campania. “Abbiamo osservato alti livelli di concentrazione ematica di metalli pesanti in alcuni comuni, come Pianura, Giugliano, Qualiano e Castel Volturno”, sottolinea Iris Maria Forte del Int Fondazione Pascale – Crom di Mercogliano, primo autore di questo lavoro. “In particolare – prosegue – un risultato staticamente significativo si è osservato per Giugliano, dove i pazienti oncologici hanno livelli ematici di cadmio e mercurio più elevati rispetto ai controlli sani. Abbiamo effettuato l’arruolamento dei pazienti solo dopo una accurata analisi anamnestica, per ridurre il più possibile gli effetti confondenti”.