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Caserta – “Foto-trappole” contro l’abbandono illecito di rifiuti e “geolocalizzazione” dei luoghi dove avvengono solitamente gli sversamenti abusivi. Sono le due misure che i Comuni del Casertano, soprattutto quelli ricadenti nella cosiddetta Terra dei Fuochi, sono stati invitati a mettere in atto dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. L’ufficio inquirente guidato da Maria Antonietta Troncone ha emanato un’apposita direttiva in cui indica agli enti comunali ma anche alla Provincia di Caserta alcune soluzioni per arginare il fenomeno degli “abbandoni indiscriminati di rifiuti” e dei connessi roghi tossici; un fenomeno mai del tutto arginato dai Comuni, nonostante negli ultimi mesi siano stati siglati vari protocolli interistituzionali tesi proprio ad aumentare, nella lotta agli illeciti ambientali, la collaborazione tra gli enti locali, le forze dell’ordine e la magistratura. La Troncone invita i Comuni ad adottare “sistemi di video-controllo”, ovvero “apparati mobili – spiega – cosiddette ‘foto-trappole’, senza l’utilizzo di cartelli informativi, il cui controllo può essere remotizzato a distanza. Tale utilizzo – aggiunge il Procuratore – rientra nell’esercizio delle attività demandate alla polizia giudiziaria”. Gli apparecchi dovrebbero essere installati nei luoghi di maggior allarme; determinante è poi il ruolo assegnato alla Polizia Provinciale e alle varie polizie locali,chiamate ad eseguire un monitoraggio costante dei luoghi a rischio e ad informare costantemente la Procura. Altra misura suggerita dalla Troncone è la geolocalizzazione dei luoghi dove più frequentemente avvengono gli abbandoni illeciti di rifiuti; in questo caso, dovrebbero essere le ditte preposte allo smaltimento ad analizzare la tipologia di rifiuto sversato per accertare l’eventuale attività economica di provenienza, al fine di intervenire anche penalmente.