- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – “Campania Felix” era un’antica denominazione attribuita al vasto territorio napoletano, utilizzata con il significato di zona felice o fortunata e per indicare le ricchezze della terra.

Ad oggi, siamo ben consapevoli delle meraviglie che contribuiscono a rendere la Campania una regione culturalmente, artisticamente e turisticamente interessante.

Dalle più conosciute Pompei ed Ercolano, fino ad arrivare al Parco Archeologico di Liternum, nei pressi di Giugliano, che ospita la tomba di Scipione l’Africano.

Non tutti, però, conoscono la localizzazione della tomba del guerriero romano e le sterpaglie e le erbacce che coprono le colonne del foro romano allontanano sempre più visitatori inconsapevoli del monumento che hanno a pochi passi.

Il Parco Archeologico di Liternum è attualmente chiuso a causa del coronavirus ma il degrado della zona e l’incuria durano da anni.

Così, Enzo Daniele, presidente del circolo Legambiente Giugliano “Arianova” ha spiegato: “Purtroppo abbiamo dovuto constatare che uno splendido parco archeologico e naturalistico di Liternum giace ancora abbandonato. I resti dell’antichità classica sono infestati dalle erbacce. È un vero peccato, perché il luogo è molto bello, con gli ampi viali del Foro e le colonne di epoca romana che portano verso il Lago Patria”. Si tratta di: “Un paesaggio che potrebbe offrire bellissime passeggiate alla famiglie della zona e ai turisti”, conclude.

Infine spiega che: “Come Legambiente abbiamo inoltrato al commissario prefettizio la richiesta di concessione della casetta in legno che si trova all’ ingresso del parco, con lo scopo di utilizzarla come supporto per il progetto sullo stato di salute del Lago che stiamo portando avanti con l’Ente Riserve e l’Università Federico II di Napoli”.