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Napoli – Gli appartamenti oggetto del provvedimento di sgombero sono 14. Alcuni erano già stati liberati autonomamente prima del blitz di oggi e altri questa mattina senza alcun incidente, salvo qualche protesta da parte di alcuni abitanti. Gli operatori di Napoli Servizi stanno portando dentro mattoni e cemento con cui mureranno gli ingressi degli appartamenti liberati per impedire nuovi ingressi abusivi.
Secondo quanto si è appreso alcuni appartamenti sono stati vandalizzati prima di essere liberati. Sul posto camion di ditte di trasporti incaricati di portare via tutto il mobilio prima che gli appartamenti vengano sigillati.
Sul posto, oltre a tutte le forze dell’ordine, il comandante dei vigili urbani di Napoli, Ciro Esposito, e l’assessore comunale Antonio De Iesu.

Lo sgombero del palazzo di Pizzofalcone a Napoli è “l’inizio di un percorso”. Altri alloggi saranno liberati in altre zone della città. Lo spiega all’Ansa l’assessore comunale Antonio De Iesu presente alle operazioni di questa mattina a Napoli.
Quella di oggi è stata anche una “operazione simbolica” visto il luogo dove si trova il palazzo, nella zona ‘nobile’ della città.
Il metodo ha funzionato, si è rivelato molto efficace. Il valore di questa operazione è che la potremo esportare in altre situazioni”. Di sgomberi “ne dovremo fare altri. Tantissimi alloggi comunali sono stati privati ai legittimi assegnatari”, aggiunge De Iesu.
Ha funzionato il metodo di “una grande sinergia tra Procura, forze dell’ordine, Prefettura che si è impegnata molto, noi come Comune per la pianificazione logistica delle operazioni mettendo a disposizione anche uomini e mezzi per trasportare le suppellettili. Vedo molto positivo il metodo di lavorare in sinergia con le altre istituzioni per approfondire tutti gli aspetti, anche di contiguità criminale” di alcune famiglie destinatarie del provvedimento di sgombero, Ma non è solo questione di repressione. “La giunta comunale ha approvato un pacchetto di delibere per individuare parametri di accesso ai sostegni, u fondo per accompagnare le persone in un percorso di emergenza abitativa. Ripeto, non è solo problema repressivo, di ripristino della legalità ma anche di aiuti a chi ne ha diritto con una sovvenzione di 5000 euro. Per chi non ha diritto invece c’è l’applicazione delle regole”.

Il personale inviato dal Comune di Napoli a Pizzofalcone murerà gli ingressi degli appartamenti liberati e li “vigilerà costantemente”. Lo ha detto all’Ansa l’assessore comunale di Napoli, Antonio De Iesu, presente questa mattina alle operazioni di sgombero.
E’ un momento delicato, però non ci stati particolari problemi.
C’era un po’ di preoccupazione come del resto quando si tratta di sgomberi. Gli occupanti ne erano consapevoli e alcuni hanno trovato da soli una sistemazione alternativa”. E il futuro del palazzo? “Questo è un bene del patrimonio comunale disponibile. Per adesso non abbiamo graduatorie per immettere persone.
Dobbiamo decidere quale dovrà essere la destinazione. Potremmo anche decidere di metterlo a reddito”.