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Torre del Greco – L’aggressione ai danni della persona transessuale nelle scorse sere ha messo in allarme tutte le persone del genere. Non è la prima volta che accade un evento simile e bisogna far qualcosa affinché non si ripeta.

Queste le parole del Comitato Pari opportunità e Cura delle relazioni dell’Ordine degli psicologi: “Non basta la rete tra istituzioni. Serve investire nelle professioni, attraverso l’attivazione dei servizi territoriali e l’impiego di psicologi esperti”

La violenza è un male che va prevenuto e curato rompendo il muro di diniego di cui spesso si alimenta. Negare o restare spettatori passivi di fronte ad atti di violenza è gravissimo, colpisce tutti con conseguenze psicologiche serie ed è essa stessa una forma di violenza di dimensioni enormi. Per contrastare questi episodi di violenza  è necessario promuovere e rafforzare la rete di solidarietà tra istituzioni, attivando e potenziando i servizi territoriali con psicologi esperti, che troppe volte rimangono isolati nell’intervento.

L’episodio di Torre del Greco impone una lettura complessa perché vede sovrapporsi più assi di discriminazione: l’identità di genere, l’abilità, lo status sociale ed economico. Pare infatti che la persona aggredita, oltre che donna trans, sia anche una persona disabile e proveniente da un contesto sociale ed economico al margine. Questo incrocio genera qualcosa di totalmente nuovo, che va oltre la somma delle sue parti. È una discriminazione intersezionale. Come Ordine intendiamo intervenire su tutte le forme di discriminazione seguendo tale direzione nel pieno rispetto del nostro mandato deontologico e professionale”.