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Alla protesta per gli alberi abbattuti, piomba a sorpresa Vincenzo Santagada. E al Parco Mascagna, va in scena un faccia a faccia tra l’assessore al Verde e i comitati. “Saranno abbattuti gli alberi che possono essere un pericolo per i cittadini” replica Santagada alla rete No Box e alle Mamme del Parco Mascagna, da giorni sulle barricate al Vomero. I manifestanti chiedevano di sospendere gli abbattimenti, in attesa di chiarezza. L’assessore però non arretra sulla “messa in sicurezza”. Un’operazione a suo dire obbligata, a causa delle relazioni tecniche. Ma promette: “Gli alberi saranno tutti ripiantati”. Alle richieste di trasparenza, risponde con l’impegno a mostrare le carte. Da domani, i comitati dovrebbero accedere agli atti, già reclamati in precedenza. A partire dalle relazioni degli agronomi.

Santagada apre pure al vincolo ambientale sul Parco Mascagna, su richiesta di Rino Nasti e Luca Bonetti, consiglieri municipali di Europa Verde. Per l’iniziativa è in corso una raccolta firme. L’assessore, però, non sa quantificare la cifra finale degli alberi tagliati. Un altro dettaglio da chiarire. Alcuni sono stati abbattuti la scorsa settimana. Altri sono destinati a identica fine, tra l’area perimetrale e l’interno del parco. I comitati indicano quelli già ‘in target’, marchiati con un nastro biancorosso. E, per ora, restano  sul chi va là. “Abbiamo dovuto organizzare una manifestazione/protesta per ‘strappare’ un appuntamento con l’assessore Santagada, non sono state sufficienti le 3 Pec inviate” afferma Franco Di Mauro dei No Box. E aggiunge sicuro: “Il percorso ‘civile e democratico’ non paga, occorre alzare la voce”. No Box e Mamme del Parco Mascagna continuano a invocare “certezza dei tempi” sul restyling dei giardinetti. Lavori di cui gli abbattimenti sono, per il Comune, l’avvio. E in molti rimangono i dubbi, dopo il confronto con Santagada. Ad esempio sulla mancata esposizione, all’esterno, del cartello di ‘inizio lavori’. La consigliera regionale Maria Muscarà poi sottolinea che “i tempi per la ripiantumazione non sono chiari”. Secondo “l’assessoreriporta la consigliera – non si può fare subito, in quanto bisogna operare con i sottoservizi”. Allora, “se è così, è necessario rimuovere tutte le ceppaie e i radicioni che stanno sotto, in modo da preparare il terreno per ripiantumare”.

In ogni caso, il copione si ripeterebbe: “In assenza di manutenzione del verde napoletano, si arriva sempre agli alberi malati – se davvero lo sono – con la necessità di abbatterli”. Per Muscarà, “l’assessore ha ribadito che non ci sono fondi sufficienti, ma non è una giustificazione. Le priorità sulle quali agire le dà il Comune: evidentemente la cura del verde non rientra tra queste”. Perplessità permangono anche sul piano di riqualificazione. A chi chiede rimodulazioni, Santagada ricorda l’esistenza di “un progetto già approvato”. La consigliera regionale punta il dito contro “il tema dell’area di ristoro”, prevista dal programma. “Non è stato chiarito – spiega Muscarà – se possa nascondere l’ennesima possibilità di creare un chiosco-area commerciale all’interno di un parco già così piccolo”. Tiene il punto anche Nasti. “Sarebbe stato meglio ricevere dal Comune una tregua – ribadisce l’esponente di Europa Verde – sul taglio degli alberi, per consentire l’analisi dei documenti riguardanti i nulla osta agli abbattimenti”. Il consigliere municipale, tuttavia, scorge “passi in avanti per evitare la riduzione dell’area parco destinata ai bambini”. Si riparlerà anche di questo.