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Napoli – Verde in preda all’incuria, ennesima tragedia scampata questa mattina nella centralissima piazza Mazzini, all’incrocio tra corso Vittorio Emanuele e via Salvator Rosa. Un grosso ramo di un albero secolare, forse a causa del peso eccessivo della “chioma”, ha ceduto di schianto cadendo al suolo e travolgendo un passante. Sono stati attimi di puro terrore, con il ragazzo rimasto inerme per alcuni minuti e il traffico in tilt in tutta la zona. Passata la paura, con la vittima ormai fuori pericolo e solo lievemente ferita, il Comune ha pensato “bene” di inviare i propri operai sul posto per “capitozzare” l’albero. Peccato che appena due settimane fa quest’ultimo sia stato oggetto di una segnalazione, messa nero su bianco all’interno di un’informativa, dalla consigliere della Municipalità 2 Rosanna Laudanno.
 
Nella nota l’esponente del parlamentino di piazza Dante faceva presente l’urgenza di sottoporre «a potatura le alberature di piazza Mazzini, che ad oggi si trova invasa da sterpaglie e priva di manutenzione». Peccato che quella preoccupante segnalazione sia caduta nel vuoto senza ricevere alcun riscontro da parte dell’amministrazione comunale. Il resto è cronaca di stamattina, con il grosso ramo che di colpo si è staccato travolgendo il malcapitato passante. Dopo qualche ora si sono così finalmente visti gli operai del Comune che, invece di provvedere a una più moderata potatura, hanno letteralmente decapitato tutti i rami dello storico albero. Le reazioni all’accaduto non si sono fatte attendere: «Prima di tutto auguriamo al ragazzo ferito dal crollo di questa mattina di riprendersi al più presto – dicono i consiglieri Marco Gaudini, Stefano Buono e la consigliera della Municipalità 2 Rosanna Laudanno – Come Verdi abbiamo fortemente voluto e sostenuto in consiglio comunale l’azione che ha portato a un imponente finanziamento sulla ripiantumazione degli alberi, che porterà circa 5.300 nuovi esemplari in tutta la città e nei suoi parchi. Ed è anche il momento di garantire un adeguato servizio di manutenzione e cura dell’esistente, fortemente provato anche dai continui cambiamenti climatici».
«Ben consapevoli della carenza di risorse umane, ormai ridotte al lumicino anche a causa di istituti come quota 100, anche i tecnici agronomi in forza al servizio verde del Comune di Napoli ad agosto andranno tutti in pensione, è tempo che l’Amministrazione tutta, ad ogni livello, predisponga un intervento risolutivo insieme ai soggetti che possono a nostro avviso collaborare per aiutare la città», proseguono Gaudini e Buono. «Come presidente della commissione Ambiente – precisa Gaudini – intendo coinvolgere la facoltà di Agraria, gli ordini professionali di Agronomi, Architetti e Periti agrari, nonché tutte le istituzioni impegnate su questo fronte, ma il Comune di Napoli deve fare la parte più importante e iniziare a mettere risorse concrete sulla manutenzione del verde».