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Si è chiuso con tre condanne con il rito abbreviato, e cinque cinque rinvii a giudizio oggi pomeriggio dinanzi al gup del Tribunale di Chieti, Morena Susi, il processo a otto persone accusate di associazione a delinquere per gli assalti ai bancomat con l’esplosivo, messi a segno ai bancomat della Bper di Miglianico, dell’ufficio postale di località San Vincenzo di Guardiagrele e del tentativo di far saltare la cassa Atm della Banca di credito cooperativo Sangro Teatina di Canosa Sannita.

I colpi hanno fruttato un bottino complessivo di poco più di 73 mila euro. Otto anni e quattro mesi di reclusione oltre a 28.400 di multa sono stati inflitti ad Angelo Di Bartolomeo, 36 anni di Cerignola, condannato a risarcire i danni in separata sede a Poste Italiane e Bper che si sono costituite parte civile; sei anni e 24.000 la pena inflitta a Carlo Grossi (33) di Napoli, due anni di reclusione e 600 euro di multa Sabri Yermani (31) di Foggia. Per i tre il pm Giancarlo Ciani aveva chiesto la condanna ciascuno a 7 anni e tre mesi e 9.000 euro di multa.

Sono stati rinviati a giudizio al prossimo 5 luglio davanti al Tribunale di Chieti, Riccardo Masciavè (35), Girolamo Rondella (36), Giandomenico Palmieri (38), tutti di Cerignola, e Marco Conversano (28) di Foggia. A tutti gli imputati è stata contesta l’associazione per delinquere per commettere furti di autovetture, fabbricazione, porto, detenzione e utilizzo in luogo pubblico di ordigni esplosivi, le cosiddette ‘marmotte’, e il furto aggravato presso gli Atm di banche e poste mediante l’utilizzo degli ordigni.