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Napoli – A quanto pare il gettonevirus torna a contagiare i consiglieri comunali di Napoli. Spuntano commissioni in via telematica – che danno diritto al gettone e alla giustifica-rimborso del datore di lavoro come le riunioni in presenza fisica – con ordini del giorno davvero singolari. Come la Commissione Infrastrutture convocata per venerdì 10 aprile dal consigliere anziano e vicepresidente del Consiglio comunale, Fulvio Frezza dalle ore 9,30 alle 12. Di cosa discuteranno in due ore e mezza i consiglieri comunali? Di quello che hanno già discusso. No, non è un gioco di parole. E’ proprio così. All’ordine del giorno si legge: valutazioni e considerazioni sulle riunioni precedenti. Ma non solo. Come si legge sempre nella nota della convocazione parleranno anche di “varie ed eventuali”. L’importante, insomma, è prima di tutto riunirsi, su cosa poi magari lo si può decidere anche in un secondo momento. Al primo punto dell’odg c’è anche “la programmazione delle riunioni”. Cioè in pratica si convoca una commissione – sempre con gettone – per stabilire su cosa si deve riunire la commissione. Quando in realtà non occorre fare una commissione, a questo si provvede con la nota di convocazione dove vanno inseriti gli argomenti da trattare ed inviata dal presidente a tutti i componenti. A quanto pare ci sono vecchie ‘abitudini’ dure a morire. Che neanche situazioni di emergenza, come quella del Covid-19, riescono a modificare. Come, appunto, quella molto diffusa tra i consiglieri comunali di Napoli di convocare commissioni a tutti i costi. Commissioni che a differenza di quanto accade in altre città d’Italia si convocano tutti i giorni, coprendo tutta la settimana e l’orario lavorativi. Così, lo ricordiamo, gli zelanti consiglieri comunali napoletani hanno continuato a convocare tavoli a cui essere fisicamente presenti e non strettamente urgenti, anche una volta scoppiata l’emergenza sanitaria, come riportato da Anteprima 24. Commissioni stoppate con molto ritardo e riprese ora in via telematica. Una modalità consentita e prevista dal Governo. A patto che restino sempre commissioni utili (come dovrebbero essere a prescindere) ed in più urgenti e necessarie, data l’emergenza Covid-19.