- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Napoli – Sono quattro i punti che la commissione Attività Produttive, presieduta da Vincenzo Solombrino, intende affrontare prima di discutere in Consiglio la delibera di Giunta comunale 608 del 13 dicembre 2018 che regolamenterà le affissioni pubblicitarie in città. Al primo incontro di oggi, riguardante il tema del decoro e della mappatura degli impianti cittadini, sono intervenuti il servizio Marketing e Pubblicità, il servizio Pianificazione Urbanistica, Napoli Servizi e Giovanni Piombino dello staff dell’assessore Enrico Panini. I prossimi incontri verteranno sui tributi, sulle gare e sulle insegne.

Una riunione richiesta dalla consigliera Laura Bismuto (Dema) per ipotizzare una delibera di iniziativa consiliare che fornisca linee guida in materia di decoro urbano in tutti gli ambiti di competenza dell’Amministrazione comunale: non solo quindi impianti pubblicitari, ma anche arredo urbano, verde della città, dehors. Un lavoro che, definendo criteri di massima per la scelta dei materiali, dei colori,delle dimensioni e della distribuzione degli impianti, non solo restituirebbe dignità a diverse zone della città ma faciliterebbe anche le procedure di autorizzazione.

Dal confronto con Patrizia Bruognolo, dirigente del servizio Marketing e Pubblicità, Maria Grillo, funzionaria presso lo stesso servizio, Francesca Pignataro del servizio Pianificazione Urbanistica, Ciro Turiello, direttore generale di Napoli Servizi e Sergio Bruno, responsabile della U.O.C. Affissioni e Pubblicità di Napoli Servizi, sono emersi alcuni aspetti che potranno essere meglio definiti nel Regolamento, tra cui l’uso degli impianti di grandi dimensioni, che misurano 6 metri per 3. Occorre in particolare affrontare i nodi critici connessi alla loro gestione, ad esempio rispetto alle nuove tariffe in vigore, aumentate del 50%, ma anche le difficoltà che si registrano per la loro installazione, spesso connesse a problematiche dei sotto-servizi.

La consigliera Bismuto ha quindi proposto di lasciare al Comune di Napoli la gestione degli spazi “6×3“, che verrebbero installati in strade specifiche e solo per la pubblicizzazione di eventi o per campagne di sensibilizzazione, mentre ai privati verrebbero concessi gli impianti di dimensioni più ridotte. Premessa necessaria a tutto ciò è una chiara zonizzazione degli impianti e delle superfici che si intende concedere ai privati, e un conseguente progetto di riduzione di quei “6×3” già installati in città e affidati a privati. I servizi si sono impegnati a fornire entro la fine del mese una mappatura aggiornata degli impianti.

Nel dibattito il consigliere Andreozzi (Dema) ha evidenziato la necessità, nei prossimi confronti, di approfondire anche se tutti i concessionari sono in regola con i pagamenti, e discutere della figura degli agenti accertatori in Napoli Servizi, per procedere adeguatamente ai controlli sugli impianti. Alessia Quaglietta (Partito Democratico) ha ricordato l’importanza di vigilare sulle pubblicità offensive o lesive della dignità delle donne, evidenziando l’opportunità di sanzionare i concessionari irrispettosi. Un aspetto, quest’ultimo, per il quale Maria Grillo ha precisato che l’unica arma a disposizione dell’Amministrazione, in assenza di una norma specifica, è il ricorso all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria. Diego Venanzoni (Partito Democratico) ha evidenziato che con gli agenti accertatori gli incassi sarebbero certamente maggiori; il Comune deve quindi attrezzarsi in questo senso. Occorre inoltre affrontare, nelle prossime riunioni, il ruolo che potrebbe avere Napoli Servizi nel contenzioso stragiudiziale e il tema della pubblicità allo stadio San Paolo.