- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Le baby gang avranno le ore contate. Almeno si spera. Ci sarà un nuovo modello investigativo per cercare di contrastare il fenomeno delle baby gang che imperversa a Napoli. Sonno infatti decine le aggressioni, alcune delle quali anche molto gravi, che hanno portato ad accelerare la firma di un protocollo d’intesa tra diversi “attori”. Il tutto è frutto di una sinergia tra polizia, carabinieri, Procura della Repubblica, Procura dei Minori, Direzione Distrettuale Antimafia e Direzione Centrale Anticrimine. Parte proprio da Napoli un modello investigativo innovativo con una ‘squadra’ speciale e destinato ad essere introdotto successivamente anche in altre realtà d’Italia che sono costrette ad affrontare questo delicato tema. «È stato pensato e condiviso con l’ex ministro degli Interni, Marco Minniti. Vedrà in campo nuove unità d’investigazione che saranno attive all’interno della Squadra Mobile della Questura di Napoli e nel Nucleo Investigativo del comando provinciale dei carabinieri – ha spiegato il procuratore della Repubblica di Napoli, Giuseppe MelilloSi terra’ in grande considerazione i social usati dai giovanissimi, perche’ e’ necessario aggiornarsi davanti a un fenomeno vecchio di 50 anni ma di grande allarme sociale a cui abbiamo dato e daremo ancora risposte ma in maniera più efficace e condivisa”, ha concluso Melillo. Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minori, Maria de Luzenberger ha spiegato che la nuova struttura investigativa «sarà anche un punto di riferimento per migliorare la prevenzione, per cogliere segnali precursori di devianza prima che si tramutino in un eventi delittuosi».