- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

A Bagnoli devono fare la bonifica più grande d’Europa, arrivano miliardi di euro ma non rimuoveranno la grande colmata di cemento piena di scarti industriali dell’ex Ilva, ciò vorrà dire che quella terra continuerà ad essere ‘maledetta’. Il nuovo finanziamento, in aggiunta agli 800 milioni già sperperati da Bagnoli Futura SpA, porta la cifra erogata per il “risanamento” di Bagnoli a 2 miliardi di €. Somma strabiliante, che non ha riscontro a livello mondiale – ha dichiarato la consigliera Maria Muscarà -. Di quella colmata di 195mila metri quadrati di cemento e scarti dell’altoforno, dei quali 38mila di area costiera e 157mila di area interna, sarà portata via solo il 10%. Il sindaco Manfredi è il commissario straordinario su Bagnoli, e si sono inventati che potrà essere considerata una sorta di ‘scoglione’ che consentirà ai napoletani di planare in un mare che in massimo un paio d’anni tornerà balneabile, in quanto è la spiaggia ad essere inquinata e non le acque, notizia assurda. E alla fine, destra e sinistra, speculatori e opportunisti, cinici e affaristi, sono riusciti a bloccare un sogno e un’idea diversa per Bagnoli, come oasi naturale. L’unico modo per rendere sicura una zona così delicata, come l’area flegrea, è alleggerire il carico abitativo: proprio come ho chiesto in una mia proposta di legge che giace inascoltata in commissione urbanistica regionale. La conferma della colmata è la tomba per il ripristino paesaggistico della linea di costa – conclude la consigliera Muscarà – hanno sotterrato decenni di studi e di lotte e di speranze, un mondo migliore con questa politica non è possibile”.