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Pompei (Na) – Il futuro è dei piccoli, e ogni futuro va costruito nel presente, nella capacità di accogliere, di agire per il giusto oggi, affinché il domani veda innalzato chi è umiliato adesso“. Lo ha detto l’arcivescovo di Napoli, Mimmo Battaglia, presiedendo a Pompei la solenne celebrazione della messa con la supplica alla Madonna del Rosario.
Quante volte invece – ha ammonito Battaglia – le nostre parole incoerenti, l’egoismo delle nostre azioni tradiscono l’amore e la giustizia? Quante volte allontaniamo da noi i bambini, gli indifesi, e non ci accorgiamo della durezza dei nostri cuori? Molti ragazzi vengono definiti a rischio di devianza. Ma forse, a essere a rischio è la nostra capacita di amare e di accogliere. Disponibilità ad abbracciare i più piccoli e a non ripudiare nessuno è non tanto fare domande come i farisei, ma saper offrire risposte”. Tutto ciò specie dinanzi alla complessità di un tempo storico in cui le avversità sembrano tarpare le ali all’entusiasmo del futuro e l’egoismo dei cuori appare il pericolo più grande per l’intera umanità e perfino per il pianeta, la parola di Gesù diventa baluardo di difesa dell’amore vero, autentico, lontano dal possesso e dal dominio e nello stesso tempo si fa strumento di liberazione per la donna, che entra nella logica dell’amore matrimoniale con gli stessi diritti e doveri dell’uomo Due sposi, nel giorno del matrimonio, non dovrebbero promettere di stare insieme per sempre, ma di tenere per sempre vivo l’amore. È questo che consente loro di crescere. La fedeltà quotidiana “all’inizio” per non ricadere nella solitudine.
Perché il male è la solitudine. Dio non è per la solitudine. La solitudine, come la distanza, non è colmata dai discorsi, è colmata da uno sguardo, da una carezza, da un abbraccio”.