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Napoli – Strage sfiorata alla Pignasecca, l’emergenza potrebbe essere appena all’inizio. A poche ore dalla terrificante esplosione nella quale ha perso la vita una donna di 66 anni, si apprende che l’intero edificio in cui è avvenuto lo scoppio è stato temporaneamente dichiarato inagibile. In strada, senza più un tetto sopra la testa, si trovano adesso nove nuclei familiari.

Alla base del folle gesto l’ordine di sfratto che da tempo pendeva sulla testa della famiglia residente al quarto piano dell’edificio al civico 6 di via Don Giovanni Minzoni, un “vicariello” a due passi dallo storico mercato della Pignasecca e dall’ospedale Pellegrini. Un clima di tensione, trascinatosi per mesi, e che stamattina ha raggiunto il punto di non ritorno. A scatenare la follia dell’uomo, che con un accendino ha fatto saltare in aria l’appartamento, sarebbe stato l’arrivo dell’ufficiale giudiziario che aveva il compito di notificare lo sfratto per morosità ai tre residenti: madre, figlio e figlia.  Questi ultimi due affetti da gravi disturbi psichici. In pochi istanti è accaduto l’irreparabile. Lo scoppio è stato terrificante a tal punto da essere avvertito distintamente in tutto il rione. La donna, 66 anni, è morta sul colpo. Gravemente ferito il figlio. Alcuni calcinacci precipitati dal palazzo hanno raggiunto anche un ragazzino di 14 anni: l’adolescente per fortuna se l’è cavata senza gravi conseguenze e solo con qualche escoriazione.

Da brividi le prime testomonianze raccolte sul posto: «Prima dell’esplosione abbiamo sentito un forte odore di alcool», hanno riferito alcune persone che abitano nella zona in cui è avvenuta la deflagrazione. Saranno ora le indagini della polizia e dei vigili del fuoco ad accertare se ci sia una relazione tra le due circostanze. Comunque la macchina dei soccorsi e’ stata velocissima. Sono giunti in pochi minuti gli agenti della sezione Nibbio e quelli del commissariato Montecalvario. Alcuni poliziotti dei Nibbio, resisi subito conto della gravità della situazione, si sono precipitati a piedi al vicino ospedale Vecchio Pellegrini dove hanno preso una lettiga per soccorrere i primi feriti. Sul posto anche una nutrita rappresentanza istituzionale.

Stando a quanto riferito dal vicesindaco Raffaele Del Giudice, arrivato a Montesanto pochi minuti dopo la tragedia, la famiglia non era segnalata ai servizi sociali del Comune per avere un altro alloggio. Nella palazzina vivono complessivamente 29 persone per nove nuclei familiari. E uno dei due figli della donna deceduta non aveva la residenza nello stesso edificio. Il sindaco Luigi de Magistris ha intanto annullato i propri impegni che lo avrebbero visto a Padova dove in serata avrebbe dovuto prendere parte con il primo cittadino Sergio Giordani a un convegno. L’ex pm ha infatti preferito  seguire dai suoi uffici l’evolversi della situazione delle nove famiglie sgomberate e lo stato di salute dei feriti. Sul luogo della tragedia sono accorsi anche il presidente della Municipalità 2 Francesco Chirico e l’assessore municipale Marcello Cadavero.