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Napoli – Turismo di massa e residenti “cacciati” dal centro storico a causa del caro affitti, dopo mesi di “dormiveglia” il sindaco di Napoli interviene sulla questione: «Ci soddisfa quello che accade sotto il profilo turistico e culturale a Napoli, che ormai da tempo è prima in Italia per la crescita turistica e culturale». Così Luigi de Magistris commentando positivamente l’arrivo in città di un numero sempre maggiore di visitatori, in particolare nelle festività pasquali, ma affermando che da parte sua e della sua Amministrazione non c’è alcuna intenzione di favorire «ulteriori speculazioni commerciali».
«Ovviamente – prosegue il sindaco – il turismo deve essere governato e noi vogliamo avere una visione di città dove il turismo diventa ricchezza ma non massificazione. Non vogliamo fenomeni di svuotamento dei centri storici da parte degli autoctoni per le speculazioni immobiliari». Il primo cittadino entra dunque nel merito del problema spiegando che «il Comune fa quello che dovrebbero fare altri, dal momento che la legislazione regionale risale al 2001 e quella nazionale ed europea sono carenti». Inoltre, annuncia de Magistris, «tra qualche settimana approveremo una delibera per incentivare chi investe nei mestieri tipici, in botteghe artigiane e trattorie». Sul punto, il primo cittadino si mostra dunque perentorio: «Diciamo no alle speculazioni commerciali – ribadisce – e all’apertura di attività seriali che in luoghi come il nostro centro storico non c’entrano nulla. Ovviamente ci muoviamo in un sistema normativo che invece va verso la giungla delle liberalizzazioni più selvagge. Le radici di Napoli non devono essere stravolte. Turismo e cultura producono ricchezza certo, ma dobbiamo limitarne al massimo gli effetti collaterali che in molte città italiane sono visibili».