- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti
È bastato l’atterraggio d’emergenza ieri di un aereo della compagnia greca Aegenas, determinando ritardi a catena, a rilanciare le polemiche sul tourbillon di voli a Napoli.  Il classico granello di sabbia in un ingranaggio delicato, sullo sfondo di proteste per sorvoli a bassa quota, dall’alba alla notte, e in pieno centro abitato.
Stiamo monitorando l’andamento di Capodichino e anche la precisione dei voli per quanto riguarda gli orari, e ci sono sforamenti di oltre un’ora per tantissimi voli” sostiene Stefania Cappiello, presidente del comitato No Fly Zone. Da tempo l’organismo denuncia inquinamento acustico e atmosferico. Fenomeni che sarebbero moltiplicati dalla saturazione dello scalo. Un aeroporto da numeri record – in estate ancor più vertiginosi -, legati al boom turistico in città. In tale scenario, l’imprevisto atterraggio di ieri, alle 12.40, avrebbe causato pure episodi curiosi. Il comitato segnala, infatti, un ritardo del volo New York -Napoli. L’aereo avrebbe girato sui cieli di Benevento, per circa mezz’ora, prima di atterrare a Capodichino alle 15.30. Questa “anticamera” potrebbe avere, appunto, connessioni con l’intasamento di quelle ore.
In merito al volo da New York, anni fa  – spiega Cappiello – contestammo all’Enac l’arrivo di un Boeing 767 in una pista dove c’è la via di rullaggio che non è parallela, che ha un’apertura alare di 48 metri. L’Enac intervenne e il volo per New York fu bloccato per un anno. Dall’anno scorso hanno ripreso alla grande, e da quest’anno i voli provenienti da New York sono due. E ieri abbiamo visto che un Boeing 767, prima di atterrare, ha dovuto attendere più di mezz’ora”. Per quanto “riguarda l’atterraggio di emergenza effettuato su Napoli – dice la presidente di No Fly Zone -, questo ha comportato una serie di ritardi, perché dopo l’atterraggio sono trascorsi circa 8 minuti. I piazzali erano pieni, gli aerei sorvolavano la zona a nord est di Napoli. E hanno dovuto attendere che prima decollassero degli aerei. Insomma è un aeroporto che sta dimostrando la sua saturazione”. Secondo Cappiello “questo dimostra quanto noi stiamo chiedendo da anni, perché la situazione peggiora sempre, nel silenzio delle istituzioni. Napoli non può avere un aeroporto come Capodichino, e ha bisogno da sessanta anni di un vero aeroporto, perché siamo la terza regione in Italia, e abbiamo una pista piccola, infossata tra le case e tra tre milioni di cittadini. Questa cosa è inammissibile”. Il comitato incalza: “Le amministrazioni locali devono farsi carico di questo problema. Troppo tardi, ma meglio tardi che mai”.