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Napoli – Un pestaggio in piena in regola pur di riuscire a portarle via lo smartphone. Ad avere la peggio una coppia di malcapitati turisti, picchiati a sangue da un giovanissimo richiedente asilo politico. La folle aggressione è avvenuta ieri pomeriggio in vico Strettola agli Orefici, nel cuore del centro storico di Napoli. La fuga del malvivente ha però avuto scarsa fortuna. Musa Jariu, 21 anni, è stato infatti arrestato in tempo record dalla polizia. 

Da un anno in Italia, con un permesso di soggiorno per attesa riconoscimento protezione internazionale scaduto lo scorso mese di giugno, il 21enne ghanese è stato arrestato nel tardo pomeriggio di ieri dalla polizia di Stato per il reato di rapina, resistenza e lesioni. Sono da poco passate le 15, quando gli agenti del commissariato Vicaria-Mercato, in quel frangente impegnati nell’ordinario servizio di pattugliamento sul territorio, vengono allertati dalla sala operativa che è stata appena messa a segno una rapina. I sospetti, alla luce delle indicazioni fornite dalle vittime nell’immediatezza dei fatti, si concentrano subito su un giovane extracomunitario che indossa una sgargiante maglietta arancione. La rapina era avvenuta in vico Strettola agli Orefici ai danni di una coppia di turisti. Scatta quindi la ricerca. A stretto giro di posta, grazie anche alle dettagliate descrizioni fornite da un cittadino che aveva sentito le urla della vittima e notato il rapinatore, gli agenti bloccano il balordo in via del Grande Archivio mentre tentava di nascondersi tra le auto in sosta. L’arresto non è stato comunque una passeggiata di salute. Gli agenti hanno infatti bloccato il giovane ghanese con non poche difficoltà, dal momento che quest’ultimo aveva opposto resistenza all’ammanettamento. Nella tasca del pantalone indossato dal giovane, i poliziotti hanno trovato lo smartphone, dal valore di circa 800 euro, che è stato restituito al legittimo proprietario.

I poliziotti, hanno accertato che il rapinatore aveva seguito per alcune centinaia di metri la coppia di turisti, entrambi inglesi, e approfittando della distrazione del fidanzato aveva preso alle spalle la turista, una ragazza di 22 anni, tentando di strapparle dalle mani lo smartphone; alla resistenza opposta dalla donna, il ghanese l’ha aggredita con calci e pugni riuscendo a rapinarle il telefono. Il rapinatore è a quel punto scappato, inseguito dal fidanzato della vittima, che poco dopo ne ha perse le tracce, ma un residente della zona, sentendo le urla della donna, si è affacciato dal balcone della propria abitazione riuscendo a fornire alla polizia la via di fuga e le dettagliatissime descrizioni del fuggitivo. La vittima ha poi riconosciuto il proprio aggressore, che è stato successivamente spedito nel carcere di Poggioreale. Non è tutto, però. Quattro mesi fa il 21enne aveva già perso la testa in un centro di accoglienza in località Limatola scagliandosi per futili motivi contro un operatore della struttura.