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San Giorgio a Cremano (Na) – Di fronte ad episodi di bullismo o di cyberbullismo “Non state in silenzio ma usate l’arma della parola: denunciate. Ci sono strumenti utili”. Così il sostituto procuratore presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, Emilia Galante Sorrentino in un passaggio del suo intervento all’incontro sulla lotta a bullismo e cyberbullismo con gli alunni dell’Iti ‘Enrico Medi’ di San Giorgio a Cremano.

La pm, dopo aver mostrato un breve video su episodi di bullismo tra adolescenti, si è soffermata sulla figura del ‘terzo spettatore’ ovvero di colui che fa propendere l’ago della bilancia dalla parte del bullo (acconsentendo con un sorriso) o dalla parte della vittima (reagendo e denunciando). “Quest’ultima è l’unica arma che noi vorremmo che i ragazzi impugnassero: l’arma della parola. In queste circostanze o dinamiche di bullismo, è difficile ma importante parlarne! Magari con un compagno più forte o che ha subito esperienza analoga, con un professore più aperto, con il vostro allenatore di calcio, con lo psicologo dello sportello della scuola. Trovate qualcuno che vi capisca, anche se non è facile perché un adulto spesso non può comprendere situazioni di un’altra fascia generazionale. Recatevi anche alla Polizia Postale o consultate il sito del Tribunale per i Minorenni o segnalate episodi attraverso l’app YouPol che vi assicura l’anonimato”.

Chi compie atti di bullismo utilizzando i social, non la passa liscia. “Non basta premere il tasto ‘canc’ per eliminare foto di violenza o di altro genere perché le immagini restano nella memoria del vostro telefonino, e la Polizia Postale riuscirà a recuperarle”. “Il web – ha concluso – è un luogo senza spazio e senza tempo ricco di informazioni ma anche di immagini delicate. E per questo, vi invito a utilizzare gli strumenti che la tecnologia vi offre in modo consapevole e coerente, avendo cura di comprendere la vostra attività e quelle che sono le reazioni da parte di chi quel social lo usa come voi”