- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

NAPOLI – Un’operazione chirurgica, senza che mai mollare la presa. Così le forze dell’ordine sono riuscite ad incastrare gli aggressori di Gaetano. Nove in tutto, mentre uno è invece a piede libero perché ha meno di 14 anni, 12 per l’esattezza. Lo si legge tra le pieghe dell’ordinanza firmata dal gip del Tribunale dei Minori di Napoli. Prima una fonte confidenziale, poi uno dei ragazzi, 15 anni, che accompagnato dalla mamma ha raccontato tutto ai pm e alle forze dell’ordine. «So chi è stato, so chi ha sferrato il calcio a Gaetano. Io ero con loro e loro sono miei amici». Questo il racconto choc dal quale gli agenti della Squadra Mobile di Napoli e dei commissariati di Scampia e Secondigliano, sono partiti per arrivare ad individuare i nove componenti del ‘branco’ di ragazzini tra i 14 e i 17 anni, che hanno massacrato di botte il 17enne «solo per gioco, per divertimento, senza alcun motivo», scrive il giudice del tribunale dei Minori nel provvedimento di nove pagine che ha notificato ai ragazzi che sono stati collocati in diverse comunita’ di recupero cosi’ da evitare contatti. Colui il quale ha aiutato le indagini ha invece il provvedimento di permanenza in casa. Nell’ordinanza sono raccontate le scene che hanno portato all’identificazione e immortalate nelle immagini delle telecamere di sorveglianza della metropolitana di Chiaiano. «Un’azione premeditata», sostiene l’accusa. Questo perché, così come spiegato nella misura cautelare, si vedono i passeggeri della metropolitana «cambiare percorso e direzione quando incrociano il gruppo di ragazzi che stava bloccando la porta d’ingresso della metro», cercando la vittima predestinata. Lo ha raccontato anche il ragazzino pentito che quando hanno visto Gaetano lo hanno inseguito e poi picchiato. «Era a terra e gli hanno dato un calcio nello stomaco».