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Napoli – Il gip di Napoli ha convalidato sei provvedimenti di fermo emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nei confronti di sei persone accusate di concorso in tentate estorsioni aggravate dalle finalità mafiose. I provvedimenti sono stati notificati ieri agli indagati, dai carabinieri del reparto operativo di Napoli: si tratta di persone ritenute appartenenti ad organizzazioni camorristiche con base nel quartiere Ponticelli, nella periferia est della città, a cui vengono contestate, a vario titolo, richieste estorsive a un parcheggiatore abusivo che esercitava illegalmente nei pressi dell’Ospedale del Mare, e a una donna che gestiva una piazza di spaccio picchiata per costringerla a passare parte dei suoi guadagni a un clan rivale. Il giudice ha convalidato il fermo, e disposto il carcere, per Salvatore De Martino, 24 anni; Maria Pignatiello, 26 anni; Francesco Pignatiello, 46 anni; Patrizia Di Natale, 41 anni; Pasquale Pignatiello, 23 anni e Fortuna Montagna, 47 anni.

Particolarmente complicato per i carabinieri è stata la notifica di uno dei sei fermi emessi dalla DDA (oggi convalidati dal gip) nei confronti di altrettanti destinatari accusati di concorso in tentate estorsioni aggravate dalle finalità mafiose: per l’arresto di Salvatore De Martino, 24 anni, elemento di spicco dell’omonima famiglia, i militari dell’arma sono stati costretti a ricorrere al supporto dei vigili del fuoco per abbattere la cancellata di ingresso alla scuola in cui abusivamente abitava il giovane. L’area, inoltre, era tenuta sotto controllo da un sistema di telecamere.