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Antonio Carpino, sindaco di Marigliano (Napoli) arrestato ieri per corruzione elettorale ha risposto questa mattina a tutte le domande di pm e gip e ha negato ogni accusa a lui mossa.

Davanti al gip Egle Pilla, accompagnato dal suo legale, l’avvocato Francesco Picca, il primo cittadino ha negato la compravendita dei voti, quella di aver garantito appalti ai clan attraverso la costituzione di una cooperativa di ex detenuti e il pagamento di 10mila euro alla camorra per le elezioni del 2015.

Carpino ha affermato di conoscere bene Luigi Esposito, detto “o’ sciamarro”, in quanto è stato per molti anni suo cliente essendo il sindaco Carpino anche avvocato penalista. Ha ammesso di avergli chiesto il voto come ad altre persone del rione Pontecitra, quartier generale del clan. Carpino ha fornito alla Procura la sua spiegazione dei fatti in merito alle ragioni che avrebbero spinto i collaboratori di giustizia, fatte per ritorsione.