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Napoli – Una doppia retata a Secondigliano che ha permesso alle forze dell’ordine di riuscire ad ottenere un risultato investigativo importante. Questo accade in una zona ad alta densità criminale, dove spesse volte intere rioni sono preda di pregiudicati e di capi di piazze per lo spaccio di sostanza stupefacenti. E allora anche un solo arresto, anche un singolo sequestro di sostanza stupefacente rappresenta un risultato importante. Perché si dà segnale che le cose possono cambiare, che lo stato c’è. Poi c’è una regola, ed è quella che dà maggiore sicurezza agli investigatori: togliere risorse ai clan è il primo mezzo per poterli sconfiggere. Il primo blitz è avvenuto nel cuore di Secondigliano. Nel corso di una pattuglia i carabinieri della stazione Quartiere 167 su via Limitone d’Arzano hanno notato Filippo Camillo Ronga, 39enne, di Casoria, incensurato, che cedeva velocemente “qualcosa” a un altro soggetto. dopo averli osservati per qualche istante i militari hanno bloccato entrambi rinvenendo addosso a ronga 15 involucri di cobret e 348 euro, verosimilmente provento di attività illecita. Nelle tasche del cliente, un 39enne di Caserta, invece, una dose della stessa sostanza. Il primo è stato arrestato per spaccio e tradotto a Poggioreale, il secondo segnalato quale assuntore alla Prefettura. Poi c’è stata la seconda operazione. Alberico Andriulo, un 50enne di Napoli residente in provincia di Siena, è stato notato da una pattuglia di carabinieri della stazione Quartiere 167 su via Andrea Pazienza, di fronte al centro penitenziario di Secondigliano, mentre era in compagnia di F. P., un pregiudicato. Controllando i 2 è emerso che su andriulo pendeva un residuo pena di 3 anni e 10 mesi emesso dal Tribunale di siena per rapine in varie parti d’Italia al quale si sottraeva dal 3 luglio, per cui è stato tratto in arresto e tradotto al carcere di Poggioreale.