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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale, accompagnati dal comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Giovanni Nistri, la mamma, la moglie, il fratello e la sorella del vice brigadiere Mario  Cerciello   Rega , ucciso pochi giorni fa a Roma nell’adempimento del dovere.
 
Intanto la bagarre politica non accenna a placarsi. «Fissiamo alcuni punti fermi. I due ragazzi americani meritano una pena giusta? Sì. Un detenuto ha dei diritti? Sì. Quei diritti vengono meno se il crimine commesso è particolarmente efferato? No. Bendare e legare un detenuto è giusto? No. È legale? No. Verificare che i diritti anche del peggior delinquente vengano rispettati è giusto? Sì. È popolare? No». Così su Facebook, Matteo Orfini, deputato Pd, interviene sulla vicenda della visita in carcere dell’esponente Pd, Ivan Scalfarotto, ai due americani arrestati per l’omicidio del vice brigadiere Cerciello Rega.
 
«Difendere i diritti di un poveraccio magari finito in carcere per errore è più semplice e popolare che difendere i diritti del peggior delinquente? Sì. Il peggior delinquente e il poveraccio hanno gli stessi diritti? Sì. È un bene? Sì. Un partito deve difendere una scelta giusta anche se impopolare? Sì. Un partito deve rinunciare a una battaglia giusta perché impopolare? No. Un partito che rinuncia a una battaglia giusta perché impopolare è utile? No. La democrazia in Italia ha bisogno di un partito che in questo clima orribile difenda principi e valori costituzionali anche se è impopolare farlo? Sì. Lo stiamo facendo? No», conclude. «Mi fa piacere che Scalfarotto apprezzi il lavoro della polizia penitenziaria. Chiarisco però che il Paese non aveva bisogno della sua ispezione per sapere che in Italia la polizia penitenziaria fa il suo lavoro con professionalità, passione e competenza nel pieno rispetto dei diritti delle persone detenute. Ho grande rispetto delle ispezioni dei parlamentari che da sempre sono importanti se non addirittura fondamentali, anche quelle in carcere, ma per rispetto del dolore della famiglia di Mario  Cerciello Rega, sarebbe anche arrivato il momento di smetterla con le strumentalizzazioni», commenta invece su social Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia.