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Somma Vesuviana (Na) – La notizia si è sparsa in pochi istanti e ha distrutto completamente un’intera realtà quella di Somma Vesuviana, la casa di Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere ucciso questa notte con sette coltellate mentre era in servizio per smascherare due maghrebini alle prese col cosiddetto “cavallo di ritorno”. Una vita costata cento euro, tanto avevano chiesto i due per riconsegnare un borsello rubato. Lo sgomento per un dramma nel vero senso della parole. Rega si era sposato da poco più di un mese ed aveva festeggiato il compleanno da meno di due settimane.

Se tutto quello che si potesse dire o fare servisse a riportarlo in vita, farei qualsiasi cosa“, questo il commento del primo cittadino di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno che conosceva personalmente il carabiniere e che ha proclamato il lutto cittadino. Sui social ha affidato il suo commento sentito e pieno di dolore.

Questa notte un nostro concittadino, un amico, un bravo ragazzo e un degno servitore dello Stato – ha scritto – il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Rega Cerciello, 35 anni è stato ucciso a Roma mentre tentava di fermare due rapinatori che avevano derubato una donna. Una morte assurda che ci riempie di dolore, un giovane valente che aveva messo la sua vita al servizio del nostro Paese e credeva nel suo lavoro è stato accoltellato al cuore mentre difendeva una vittima. A nome mio e di tutta la città abbraccio la moglie, la famiglia di Mario e l’Arma dei carabinieri“.

E non sono mancati anche i commenti delle maggiori cariche istituzionali una volta venuti a conoscenza della notizia.

Stanotte il Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega è stato accoltellato mentre era in servizio. Stringo in un forte abbraccio sua moglie, la sua famiglia e i suoi cari. Sono vicina all’Arma dei Carabinieri e a tutti agli uomini e le donne che quotidianamente mettono a rischio la loro vita per garantire la nostra sicurezza. Chiedo tolleranza zero per i delinquenti che hanno commesso questo vile atto!“. Così il ministro della Difesa Elisabetta Trenta.

Caccia all’uomo a Roma per fermare il bastardo che stanotte ha ucciso un carabiniere a coltellate. Sono sicuro che lo prenderanno e che pagherà fino in fondo la sua violenza: lavori forzati in carcere finché campa“, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Nella notte, a Roma, un giovane vice brigadiere dei Carabinieri è stato ucciso a coltellate da un rapinatore. Aveva solo 34 anni. Il mio abbraccio alla famiglia del militare e a tutta l’Arma. È un momento di grande dolore per lo Stato“. Lo ha scritto il vicepremier Luigi Di Maio sul suo profilo twitter.

Nella sua nuda essenza anche la tragedia più grande è fatta di numeri: il vice brigadiere Mario Cerciello Rega aveva 35 anni, era sposato da 43 giorni e 13 ne erano passati dal suo ultimo compleanno. È morto stanotte a Roma per 8 coltellate, inferte per i 100 euro che i 2 autori di 1 furto pretendevano in cambio della restituzione di 1 borsello rubato. In gergo si chiama ‘cavallo di ritorno’“. È quanto si legge in un post sul profilo Facebook dei carabinieri.Ma quei numeri non sono freddi – prosegue la nota- Sono il conto di un’esistenza consacrata agli altri e al dovere, di una dedizione incondizionata e coraggiosa, di un amore pieno di speranze e di promesse. E la tragedia reca la cifra più alta: l’infinito. Il più vivo dolore per una mancanza che affligge 110 mila carabinieri. Il più vivo cordoglio ai suoi cari, che stringiamo in un immenso, unico abbraccio“.