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Cecere, intermediario calcistico di origini sannite, vive e lavora da sette anni a Milano. E’ partito con il sogno di entrare a far parte del calcio che conta ed oggi è uno degli intermediari emergenti del nostro calcio. Collabora con la Sport Service di Oscar Damiani, il suo punto di riferimento nella frenetica vita e attività milanese. L’ex giocatore di Napoli e Milan lo ha accolto e avviato alla pratica di intermediario calcistico, lui Cecere è entrato a gamba tesa nel meccanismo e negli ingranaggi ed oggi è uomo fidato della scuderia Damiani. 

Milano, la città dove vive e opera, non è ormai da anni il centro nevralgico del calcio italiano. L’asse, oltre al solito dominio bianconero, si è sostato al sud, dove il Napoli potrebbe finalmente brindare dopo anni di anonimato. “Sono campano e mi auguro che il Napoli possa vincere lo scudetto – ha esordito Cecere – E oltre ad essere un auspicio credo ci siano ottime possibilità. Certo la Juventus può ancora contare su una rosa più ampia e qualitativamente superiore ma il Napoli ha raggiunto una certa maturità e sembra pronto per regalarsi una grande gioia”.

La Juventus ha una rosa più ampia anche perchè il Napoli ha difficoltà a chiudere trattative all’apparenza non impossibili. “Il Napoli ha fatto quello che doveva per prendere Verdi. Offerta giusta alla società felsinea, cinque anni di contratto a quasi 2 milioni all’anno al giocatore. Operazione ben condotta con i tempi giusti. Verdi ha dimostrato poca personalità e autostima, il calcio corre alla velocità della luce, i treni passano e devi prenderli al volo, lui ha pensato troppo e non ha creduto in sè stesso. Ma non è da sottovalutare il colpo Machach, seguo il campionato francese e ne conosco le qualità. Ha un talento puro e cristallino e una testa calda. Caldissima. Se Sarri saprà gestirlo il Napoli avrà fatto un altro grande affare. Perchè tutto si può dire a De Laurentiis, tranne che non sappia fare affari”.

In generale, il calcio italiano vive il momento più basso della sua storia recente. I talenti però non mancano. “Situazione imbarazzante. Basta pensare – ha concluso Cecere – che siamo senza allenatore della nazionale, privi di un presidente federale e non andremo al mondiale. Un quadro drammatico ma con qualche spiraglio: i giovani che non mancano e che possono fare la differenza. Mauro Coppolaro ad esempio, sannita doc che sta facendo benissimo a Brescia, lui che è stato preso da una società importante come l’Udinese, mentre credo che Cutrone sia il talento più di prospettiva del nostro calcio”.