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Napoli – Quello dell’ex pm per il cinema deve essere qualcosa di molto più che un semplice “pallino”. Dopo Alessandro Gassman, Napoli ha un nuovo cittadino onorario, Ferzan Ozpetek. «Benvenuto Maestro, anche se con il cuore e la tua anima sei sempre stato uno di noi, un vero napoletano», afferma entusiasta il sindaco Luigi de Magistris. E il commento del regista non si fa attendere: «Che sia onorato è dire poco. Posso dire esaltato?».

Napoli dunque ha un nuovo cittadino, lo ha deciso la giunta comunale su proposta del primo cittadino. Nella delibera si ripercorre la carriera di Ozpetek, che nasce a Istanbul e incontra Napoli già nei suoi primi importanti impegni cinematografici, in particolare quando collabora con Massimo Troisi, nel film “Scusate il ritardo”, ed è colpito subito dall’intensità del suo rapporto con la città. Si susseguono, negli anni successivi, tantissimi successi al cinema ma anche in teatro, con le regie al San Carlo e con periodi di assidua frequentazione della città, che hanno rafforzato il legame con Napoli che, sempre più, lo sorprende e lo affascina.
 
«Questo intenso rapporto – scrive de Magistris – lo ha condotto alla progettazione ed alla realizzazione del film “Napoli velata”, nel quale il Maestro Ferzan Ozpetek racconta la Napoli dei mille misteri, delle grandi contraddizioni, una città che è un’ossessione in cui mi sono sentito a casa. Una Napoli opulenta, con una grande e spiccata vitalità, ma anche cupa, pagana, cristiana, di una bellezza stupefacente, condita dalla grande sensualità e dall’immensa umanità. Una umanità che mi ha arricchito». «Con questa cittadinanza onoraria – aggiunge de Magistris – vogliamo fermamente ed ufficialmente rinsaldare il legame di profondo affetto, stima ed amicizia tra Napoli ed il Maestro Ferzan Ozpetek. Lo vogliamo fare raccogliendo anche la sollecitazione di un folto gruppo di intellettuali, di uomini di cultura che nei mesi scorsi ci avevano chiesto un riconoscimento pubblico a Ferzan Ozpetek». Il diretto interessato, appresa la notizia, plana sulle ali dell’entusiasmo: «Che sia onorato è dire poco. Posso dire esaltato? In realtà ho soltanto condiviso i miei sentimenti con la comunità napoletana che li esprime: l’amore e il fascino seducente della sua immensa cultura, il calore delle persone con il loro pensiero e i modi nobili. E mi ha stregato tutto ciò che tocca i sensi e trasforma i sentimenti, quella luce unica, quei suoni magici che si fondono alle voci e al rumore. Mentre invece sotto le strade ti viene incontro il silenzio, ti avvolge il mistero delle catacombe e della città sotterranea in cui ho provato allo stesso momento smarrimento ed euforia. È lo stupore affettuoso che ti riserva questa città».