- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Dopo la recente inaugurazione del murales del Pibe de Oro nella stazione flegrea della Cumana, che dallo scorso 6 dicembre è diventata la fermata Mostra-Maradona, l’Eav potrebbe omaggiare nuovamente il Diez, ma stavolta il “presente” è quello dei disservizi.

L’Ente Autonomo Volturno dopo aver conquistato lo scorso anno lo “scudetto” della classifica “Pendolaria 2019”. Risultando per Legambiente, con la sua Circumvesuviana, la peggior ferrovia d’Italia, piazzandosi al primo posto nella top ten. La linea su ferro napoletana si potrebbe così ripetere, nel triste primato, anche per il 2020.

Nella classifica delle linee ferroviarie più colpite dai problemi di ogni tipo nell’anno appena passato la Vesuviana, visti anche i nuovi disagi creati con il Covid, ha tutte le carte in regola per bissare il successo dei disservizi che subiscono quotidianamente gli utenti. Arrivando così al suo secondo “primato” di fila, piazzandosi nuovamente capolista nella graduatoria delle peggiori linee ferroviarie italiane.

Un traguardo, purtroppo negativo, che potrebbe difatti eguagliare il numero dei campionati italiani vinti dal campione argentino con la maglia azzurra. In attesa che l’associazione ambientalista stili la nuova classifica i presupposti per rivedere la Cirum in testa ci sono davvero tutti.

A confermarlo, solo negli ultimi tempi, sono stati i deputati Mauro Rotelli e Marco Silvestroni che al vice ministro dei Trasporti, Giovanni Cancelleri, hanno presentato un’interrogazione parlamentare descrivendo come “quanto evidenziato dal rapporto di Legambiente – quello del 2019 – è confermato ogni giorno dai video che si trovano sul web e che documentano le stesse criticità e l’esasperazione dei cittadini”.

Così a più di un anno di distanza la Circumvesuviana potrebbe rivincere il triste primato, sperando che questa volta non sia però un omaggio, tutto particolare, a Maradona, come quello nella stazione della Cumana, ma un nuovo campanello d’allerta per la speranza di ripristinare, a tutti gli effetti, la storica tratta che collega la città partenopea con il suo hinterland vesuviano, senza i quotidiani disagi che da anni si registrano nei treni e nelle stazioni del Vesuviano.