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Napoli – Partito democratico alle corde, l’ultimo psicodramma si consuma all’ombra dell’ex Provincia. «Il fatto che i consiglieri metropolitani del Pd, fatta esclusione di Giovanni Varchetta e Alessia Quaglietta, abbiano accettato le deleghe offerte da de Magistris è grave politicamente, eticamente e culturalmente». Così Valeria Valente, vicepresidente del gruppo Pd al Senato. «È ancora più grave – prosegue – che questo avvenga proprio nei giorni in cui il Pd, a livello nazionale, sceglie la strada dell’alternativa netta e chiara a qualsiasi accordo con le forze populiste. Il patto suggellato oggi in Città Metropolitana con l’accettazione delle deleghe non è frutto né di una valutazione politica, né di una chiara opzione istituzionale, ma soltanto di una scelta personale di alcuni esponenti del Pd di condividere pezzi di gestione dell’ente metropolitano. Scelta, peraltro, che rischia di mettere duramente a repentaglio la credibilità dell’azione politica del Partito democratico che in questi anni in consiglio comunale è stato nettamente alternativo a de Magistris, interpretando una linea chiara di opposizione lontana da ambiguità e scelte consociative».

Insomma, secondo la Valente la compagine dem avrebbe commesso un grave errore di valutazione: «In questo quadro diviene incomprensibile, oltre che incoerente, per l’opinione pubblica, che il Pd mentre prova e dimostrarsi alternativo a de Magistris in città, contemporaneamente si accorda per gestire con lui l’ex Provincia, di fronte peraltro alle modalità utilizzate da de Magistris per governare in questi anni l’ente di piazza Matteotti che appaiono addirittura peggiori rispetto al Comune: assenza totale di strategie programmatiche – a partire dalle scelte urbanistiche e di sviluppo – e strumentalizzazione dell’ente metropolitano utilizzato come ‘bancomat’ per supplire al dissesto finanziario strisciante di Piazza Municipio. Appare dunque indispensabile che gli organi di direzione politica del Partito Democratico assumano decisioni chiare e vincolanti e prendano le consequenziali misure. È necessaria l’immediata convocazione della direzione metropolitana del Pd. È inevitabile una discussione franca e seria all’interno del Pd, discussione che può avvenire solo in quegli organismi provinciali che ancora latitano e che, alla luce degli ultimi avvenimenti, sono i soli legittimati a stabilire la linea politica del Partito. Di fronte agli evidenti segni dell’epilogo di una stagione amministrativa e alla necessità di mettere in campo un percorso serio per costruire l’alternativa adeMagistrise al suo fallimento, queste ambiguità rischiano di diventare una condanna senza appello per le speranze di un ritorno in campo effettivo ed efficace del Partito Democratico per la sfida del governo a Napoli», conclude Valeria Valente.