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Approdata sulla terra ferma, la cocaina veniva prelevata e trasportata su gomma da autotrasportatori compiacenti, per poi essere nascosta in depositi e covi tra Campania, Calabria, Emilia Romagna e Lazio. Emerge dalle indagini che oggi hanno consentito alla Polizia di Stato e alla Guardia di Finanza di sgominare una banda di narcotrafficanti internazionali con base nel Napoletano, coordinata dal noto narcos Raffaele Imperiale, player mondiale del traffico di droga, già condannato mentre era in stato di latitanza a Dubai e amico fraterno di Bruno Carbone, altro broker napoletano del narcotraffico, già condannato in via definitiva, atterrato e preso in consegna ieri dalle forze dell’ordine a Ciampino dopo l’arresto in Turchia. La banda di narcotrafficanti, oltre ad avere articolazioni in Europa, Africa e Sud America, poteva contare anche su una fitta rete di collaboratori in varie regioni italiane. Sono emersi stabili rapporti con clan camorristici di tutto il Napoletano ma anche con le ‘ndrine calabresi le quali, oltre ad approvvigionarsi di cocaina dal gruppo Imperiale, fornivano il loro supporto per il recupero di ingenti partite di stupefacente che giungevano nello scalo marittimo di Gioia Tauro, grazie ad operatori portuali infedeli. Una parte dei referenti della rete di distribuzione italiana di Imperiale è stata compiutamente identificata e arrestata (a fine marzo 2021) in un’operazione congiunta della Squadra Mobile di Napoli e del GICO, con sequestro di ingenti quantitativi di cocaina, di hashish e di denaro. Gli appartenenti all’organizzazione erano in costante contatto tra loro grazie a sistemi di comunicazione crittografati (tra i quali Encro-Chat e Sky-Ecc), oggetto di indagine da parte di una squadra investigativa comune franco-olandese-belga e acquisiti attraverso una collaborazione internazionale con l’Agenzia Europol e con l’Autorità giudiziaria francese ed olandese, coordinata da Eurojust. Le indagini hanno consentito di ricostruire interamente la cerchia relazionale di Imperiale, non solo in Italia, consentendo di identificare i soggetti che coordinavano la gestione del denaro, impartivano disposizioni ai “corrieri” dello stupefacente e gestivano gli automezzi utilizzati per il trasporto della droga e del contante e, in generale, la filiera logistica a supporto dell’organizzazione. La banda di narcotrafficanti gestita da Imperiale, secondo gli investigatori della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, riciclato e reimpiegato i proventi del traffico di stupefacenti, in parte trasferiti all’estero avvalendosi di sistemi di movimentazione monetaria alternativa, basata sull’opera di cambisti internazionali, il cosiddetto Hawala. Non solo. Il denaro della droga è stato anche reinvestito in attività speculative come la compravendita di oro.

Le misure dell’ordinanza della DDA di Napoli sono state messe nei confronti dei seguenti soggetti:
Allegretti Mario 50 anni di Giugliano (Napoli), Alvino Luca 46 anni di Napoli, Ballone Massimo 61 anni di Pescara, Bruzzaniti Bartolo 47 anni Invorio (Novara), Cammarota Luca 42 anni di Napoli, Cappelletti Carmine Amedeo 69 anni di Avezzano (L’Aquila), Carbone Bruno 45 anni di Giugliano (Napoli), Cerrone Gianmarco 29 anni di Giugliano (Na), Cerullo Antonio 46 anni di Napoli, De Matteo Raffaele 42 anni di Napoli, De Dominicis Antonio 32 anni di Napoli, Fontana Giovani 52 anni di Villa Literno (Ce), Franceschiello Giovanni 41 anni di Napoli, Gallo Ciro 50 anni di Giugliano (Na), Gentile Giovanni 65 anni di Andria, Gentile Giuseppe 40 anni di Rosarno (RC), Leone Bruno Francesco 65 anni di Melito di Porto Salvo (RC), Liguori Marco 42 anni di Mugnano di Napoli, Lucà Diego 34 anni di Cittanova (RC), Lucà Girolamo 67 anni di Ravenna, Mammoliti Giuseppe 51 anni residente a Duisburg (Germania), Mauriello Raffaele 33 anni domiciliato negli Emirati Arabi, Murolo Fortunato 52 anni di Mugnano di Napoli, Panetta Marco 49 anni di Cisterna di Latina, Puzella Antonio 56 anni di Solopaca (Bn), Simeoli Mario 45 anni di Marano (Napoli), Ursino Daniele 49 anni di Casagiove. Ed anche nei confronti dei soggetti attualmente residenti all’estero: Genovese Corrado 34 anni residente a Dubai, Imperiale Raffaele 48 domiciliato negli Emirati Arabi, Mirone David Charles 50 anni residente negli Emirati Arabi.

Traffico di droga e riciclaggio, operazione di Polizia e Finanza in corso