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Napoli – Si è svolto oggi un incontro, presso la commissione Qualità della vita, presieduta da Francesco Vernetti, con una delegazione del Sindacato Cinese Nazionale rappresentata dal suo presidente, Salvio Wu, accompagnato da due rappresentanti dei commercianti, cinesi, della zona industriale. Hanno partecipato Anna Bartiromo, dello staff dell’assessore all’Ambiente, il consigliere della Quarta Municipalità Carmine Stabile, il capitano della Polizia Locale Antonio Maini. Il territorio della Quarta Municipalità comprende i quartieri di San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale e Zona industriale; in questi due ultimi quartieri insiste una grande concentrazione di attività commerciali cinesi.

Si sono spesso registrate segnalazioni di disagio da parte degli abitanti di via Carlo di Tocco, e dell’argomento la commissione Qualità della vita si è già occupata in passato allo scopo di promuovere una migliore convivenza tra gli abitanti e la comunità cinese che, a sua volta, assicura la propria piena disponibilità a collaborare e chiede maggiori controlli, soprattutto dal punto di vista della sicurezza. Sono numerosi gli aspetti che vanno affrontati per rendere più vivibile la zona: ci sono errori ed abusi nel conferimento dei rifiuti, ed alcuni cittadini hanno denunciato anche lo sversamento nei tombini di resti di ristoranti cinesi della zona; c’è il problema della sosta selvaggia con presenza di parcheggiatori abusivi, e i commercianti cinesi chiedono una regolamentazione con le strisce blu, come in via Galileo Ferraris, e la delimitazione delle aree per il carico e lo scarico delle merci; ci sono, infine, problemi di sicurezza, tanto da auspicare l’installazione di telecamere di sicurezza. Sui diversi aspetti, ha concluso il presidente Vernetti, la commissione si attiverà presso i settori amministrativi competenti nelle varie materie, a cominciare dalla raccolta dei rifiuti.

In questo campo, le telecamere di sorveglianza gestite dall’Asìa per scongiurare il deposito illegale dei rifiuti potrebbero essere un ottimo deterrente, ma occorre, innanzitutto, pensare ad una comunicazione specificamente rivolta alla comunità cinese che potrebbe proprio cominciare, come ha suggerito Salvio Wu, da un opuscolo, nella doppia lingua, italiano e cinese, che spieghi la corretta separazione dei rifiuti, gli orari di conferimento delle diverse frazioni, le sanzioni a cui si va incontro se non di effettua la raccolta differenziata.