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Napoli – Approvato a maggioranza e con 21 voti favorevoli il bilancio consolidato del consiglio comunale di Napoli. “Siamo di fronte a uno strumento tecnico che racconta lo stato di salute del sistema pubblico afferente al Comune”. Così Enrico Panini, assessore al Bilancio, ha aperto la sua relazione sul bilancio all’esame del Consiglio. Il testo giunto oggi in aula ha iniziato il suo iter amministrativo nel marzo 2016.

L’amministrazione ha deciso di inserire nel consolidato soltanto le società partecipate “in cui il Comune ha una partecipazione totalitaria“, come ABC, Asìa, Napoli Holding e Napoli Servizi alle quali si aggiungono quattro società in liquidazione: il Consorzio di depurazione, la Elpis, Napoli Sociale e le Terme di Agnano.

Al momento del voto, però, hanno lasciato l’aula i consiglieri del PD, dei 5 Stelle e le forze di centrodestra. “Oggi la giunta de Magistris ha imposto al Consiglio comunale una nuova mortificazione sottoponendogli un bilancio consolidato 2016 palesemente raffazzonato e inattendibile” ha dichiarato Valeria Valente, deputata e consigliera comunale Pd.

“Tecnicamente – continua – siamo di fronte ad una vera e propria presa in giro: il bilancio consolidato dovrebbe essere la fotografia aggregata del bilancio del Comune e delle sue partecipate, ma la gran parte delle partecipate oggi non ha approvato i bilanci 2016 e non sono stati ancora definitivamente chiariti i rapporti finanziari reciproci. Con i bilanci di Anm e Abc ancora aperti, Abc non ha approvato neppure i bilanci 2014 e 2015, il valore delle cifre contenute in questo documento è prossimo allo zero”.